Upcycling & moda
L’upcycling non è solo una moda!
Il riciclo creativo di abiti e accessori, il cosiddetto upcycling non è solo una moda. È molto di più.
Sebbene si sia delineato, almeno in un primo momento come un trend solo di nicchia oggi si connota come una vera e propria tendenza dal momento che si pone come strategia economica e innovativa.
Un movimento che si sposa, armoniosamente, con tutte le tematiche connesse all’economia sostenibile.
Secondo il report Fashion’s digital transformation di McKinsey “Il valore delle scorte in eccesso delle collezioni primavera/estate 2020 è stimato fra i 140 e i 160 miliardi euro nel mondo (tra i 45 e i 60 miliardi di euro solo in Europa), più del doppio dei livelli normali per il settore”.
Questo – di particolare importanza – palesa quanto sia necessario che le aziende implementino delle strategie atte a gestire lo stock in eccesso ai fini di riuscire concretamente ad assicurare una condizione di liquidità aziendale oltre che per dare più spazio alle nuove collezioni.
L’upcycling e il riciclo creativo, delineatosi come tendenza nei brand minori, sta oggi riguardando anche quelli di maggior rilievo e rilevanza.
Upcycling significa realizzare abiti e accessori partendo dall’esistente ai fini di dargli una nuova vita. I designer emergenti partono da questi materiali e li ibridano, li mixano, rivedendone volumi e proporzioni. Questo porta alla nascita di nuovi pezzi unici e irripetibili.
Una soluzione, un modus operandi che si connota come un percorso creativo verso una strada sempre più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e delle persone.
I consumatori stano – ad oggi – rispondendo con entusiasmo a questo fenomeno in cui si pone – anche – il grande ritorno del vintage.
L’upcycling risponde alle caratteristiche di sostenibilità, economia circolare e unicità che i consumatori cercano oggi e aggiunge un twist creativo che rende il capo un pezzo da collezione.