Titolo: A tavola con Rebecca
Autore: Raffaella Iannece Bonora
Trama
Quante volte, osservando la dispensa, non sai cosa cucinare? Quante volte, per una cena con amici, non hai la più pallida idea di cosa preparare? Quante volte… guardando Rebecca, ti è venuta voglia di provare i suoi manicaretti? Detto fatto! Ecco il libro che tutti i biscottini ci hanno chiesto a gran voce! “A tavola con Rebecca” risponderà a tutti i vostri desideri, arricchendo ogni piatto con aneddoti e curiosità.
Raffaella Iannece Bonora, chiamata spesso con vari nomignoli, fra i quali Ella, a causa della lunghezza del suo nome (usato per intero solo in momenti di rabbia da parte di alcuni parenti e migliori amici) è una giovane (mica tanto?) giornalista e scrittrice laureata in Linguistica Moderna. Appassionata di teatro, cinema, arte ma, soprattutto libri, libri, libri e ancora libri che colleziona in maniera preoccupante (sta vagliando la possibilità di dormire sul pianerottolo per sostituire il letto con una nuova libreria) ha deciso di dedicarsi…all’ippica. No… ovviamente no, anche perché non è mai stata sportiva. Ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Ha all’attivo diverse collaborazioni con giornali, case editrici e book blog, ha pubblicato diversi libri – “La Tavola degli Otto”, “Io mi battezzo Rebecca…”, “C’era una volta… – dalle fiabe a Netflix” e l’attuale “A tavola con Rebecca”- e passa il suo tempo fra una recensione e l’altra, spezzando la routine con interviste ma anche articoli di attualità ed il suo lavoro di Ufficio Stampa. È una fan sfegatata di Harry Potter, fra i suoi libri preferiti ricordiamo “Il Grande Gatsby” di Fitzgerald, “Orgoglio e Pregiudizio” della Austen, “Penelope alla guerra” di Oriana Fallaci, “Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, “Intervista col vampiro” di Anne Rice, “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare” di Sepulveda, “Novecento” di Baricco, “Mille splendidi soli” di Hosseini, “fuori da un evidente destino” di Faletti, “Il codice Da Vinci” di Brown, “Cose Preziose” di King, “Le sette sorelle” della Riley e i Piccoli Brividi di R.L.Stine (perché adesso ridete?). Ce ne sarebbero molti altri ma abbiamo i caratteri contati, per questo motivo le abbiamo chiesto di scegliere solo quattro film, lei ci ha fatto pescare dei titoli a caso da una boccia, fra i milleduecento scelti… e sono usciti, escluse le trasposizioni dei suoi libri preferiti (in special modo Baricco e Fitzgerald) Matrix, Nuovo Cinema Paradiso, The Blues Brothers e Il Re Leone (però ci ha chiesto vivamente di nominare Baz Luhrmann). Sul cantante siamo andati un pochino più spediti perché adora Bruce Springsteen e appena ha iniziato a parlare dei Queen e di David Bowie l’abbiamo chiusa in uno sgabuzzino. Per quanto riguarda l’arte e il teatro abbiamo deciso di bypassare, l’abbiamo sentita blaterare di Shakespeare e delle opere di Caravaggio ma stavamo già sorseggiando un mojto in terrazzo. Oltre a scrivere i suoi libri, Raffaella svolge anche il lavoro di ghostwriter, editor, ufficio stampa e tiene corsi di scrittura creativa.
Per contattarla potete scriverle su instagram al suo profilo @raffaella_iannecebonora_author.