Oggi vi racconto la storia di un piccolo brand dal grande fascino, nato in un paesino della Valtellina, sul fondo valle….
Il marchio di chiama Sartoria Lesartiste e si contraddistingue per attenzione al dettaglio e per una grande passione per il prodotto e per la ricerca del materiale…
Chi è Sartoria Lesartiste? Presentaci il tuo brand…
Lesartiste nasce nel 2019 a Delebio un paesino della Valtellina come piccola realtà sartoriale. Siamo una sartoria a conduzione familiare, la passione per il cucito è stata tramandata da generazioni partendo dalla nonna di mia mamma che cuciva a Milano. Passione e dedizione permisero a mia mamma nel tempo di concretizzare il suo sogno di aprire una sartoria. Io Veronica invece inizio ad appassionarmi al cucito a quattro anni e a 11 anni ho realizzato il mio primo vestito. Così mi sono iscritta a una scuola superiore di moda per sviluppare nuove tecniche, conoscenze e capacità.
Ho sempre avuto tre figure di riferimento per la mia passione: mia mamma Irenella, zia Eliana (sorella di mia mamma) e nonna Gelsomina che, insieme alla zia, mi hanno insegnano i trucchi di maglieria e cucito in modo da arricchire le mie conoscenze. La sartoria oltre che unire tradizione e innovazione si impone come missione principale l’inclusione e appunto per questo una moda aperta a tutti forme e culture diverse, facendo sentire a proprio agio i nostri clienti, tutto questo conservando la tradizione del Made in Italy.
Il nostro brand Lesartiste nasce dall’unione di arte, artigianato, artiste e sarte, con questo vogliamo far capire che la sartoria è arte ed è un’arte aperta a tutti, non un’arte del passato perché tante persone pensano che cucire sia un lavoro delle proprie nonne e invece no. La sartoria è tutt’altro, si può creare con la propria fantasia dando sfogo alla creatività, si può creare un abito su misura oppure trasformarne uno che si ha già, utilizzando tecniche tramandate da generazioni aggiunte a quelle innovative.
Quali sono i connotati distintivi dei tuoi prodotti?
Come detto prima ci distinguiamo per l’unione tra tradizione e innovazione quindi riportare in vita varie tecniche delle generazioni passate e valorizzando si il Made in Italy ma con questo vorremmo estendere la sartoria grazie all’innovazione anche alle generazioni dei giovani, culture e forme diverse.
Per questo una nostra idea di moda è l’originalità, unire nella sartoria tutto quello che si conosce per esempio il lavoro a maglia che mi ha insegnato mia nonna e l’uncinetto insegnato da mia zia.
Come avviene la selezione dei materiali? Cosa significa per te sostenibilità?
Il tessuto rappresenta il punto di partenza dell’abito sartoriale dopo aver pensato al modello e lo stile del cliente. Su questo argomento riprendo l’inclusività. La scelta del tessuto rivela lo stile di chi deve indossare l’abito e ne condiziona in modo inevitabile la vestibilità. Vogliamo coinvolgere anche i giovani quindi i materiali li selezioniamo in base al budget del cliente, ovviamente mantenendo la qualità e il Made in Italy.
Qui rispondo anche alla seconda domanda, per noi sostenibilità significa riprendere un vecchio capo e rimetterlo a modello, fare delle riparazioni di abiti con materiali riciclati oppure realizzare abiti con tessuti riciclati e fibre naturali es. poliestere, cotone riciclato…ne esistono di tantissimi tipi.
L’emozione più bella del nostro lavoro è che da un piccolo pezzo di stoffa, unito ad altri, si può ricavare un capolavoro.
Secondo te quali sono le nuove prospettive del futuro della moda?
La moda è un fenomeno sociale quindi il modo in cui la moda cambia è indicativo di come una società e la sua cultura cambiano e si evolvono. Come è già successo in passato la moda riprende gli anni passati ma sempre modificando alcuni concetti e questo si fa con l’innovazione. Innovazione di materiali, di tecniche marketing ora c’è anche lo shopping online e questo per noi sartorie può essere difficile ma crediamo che con il giusto impegno e studio possiamo stare al passo con il tempo, dando la possibilità a tutti di vedere la nostra idea di sartoria, quindi, arte.