Moda e sostenibilità. Due temi sempre maggiormente intercorressi.
In questo ambito si pone anche il topic riguardanti i tessuti riciclati ecosostenibili: in quanto il loro uso è fortemente incrementato.
La maggior diffusione di questa tipologia di beni ha portato ad una crescita della loro reperibilità dal 2018 ad oggi.
Alla base di questo sviluppo emerge l’insostenibilità del settore moda dal punto di vista ambientale in quanto è emerso come le fasi di coltivazione e di produzione della materia prima per la creazione dei tessuti costituisca il 38% delle emissioni totali di gas serra dell’intera industria della moda.
Data questa evidenza, secondo una logica di decarbonizzazione, l’impiego di materiali riciclati si pone come scelta fondamentale per contrarre l’impatto del settore.
Numerose sono le variabili che devono essere prese in considerazione quando si parla di tessuti riciclati. In particolare, è importante operare verificando la percentuale di materiale riciclato caso per caso [vigono diverse certificazioni corrispondono percentuali minime di riciclato diverse].
Dati questi presupposti al crescere della percentuale si diventa più sicuri in merito al fatto che il tessuto in oggetto non abbia richiesto la produzione di nuove materie prime [al ridursi della percentuali di materiale riciclato emerge un maggiore uso di materiali vergini].
In tale ambito GRS si pone come uno dei certificati più stringenti tale per cui possono venir certificati in accordo allo standard GRS tutti i prodotti che siano composti per almeno il 20% da materiali riciclati. Nonostante questo, solo i prodotti che contengono almeno il 50% di materiali da riciclo possono essere etichettati come GRS.
