Due parole che singolarmente racchiudono un mondo, ma che unite sottendono
un obbiettivo.
Due parole che non possono più essere disgiunte.
La moda in senso lato è la rappresentazione puntuale del momento, coglie i cambiamenti, li enfatizza, li
stimola, è invasiva ed al contempo discreta.
La sostenibilità, invocata e declinata nelle forme più disparate, racchiude la sensibilità e le azioni che
possono contribuire a migliorare la vita del pianeta Terra, oggi e per le future generazioni.
Nel mio libro offro differenti punti di vista di imprenditori, artigiani, influencer, blogger,
impegnati nel contribuire a tradurre concretamente il binomio moda -sostenibilità.
Il libro, in apertura, analizza in modo chiaro, come il settore della moda sia un comparto che nei diversi
cicli di produzione, commercializzazione ed uso deve esser pesantemente modificato se ambisce a
diventare sostenibile.
Emerge che non è possibile ignorare il diffuso bisogno di salvaguardare la Terra, invocato da più parti al
punto che anche i politici sono consapevoli che la questione è ineludibile.
Francesca racconta diverse esperienze intraprese da persone che hanno scelto di mettersi in gioco dando
corpo a idee e/o azioni che pongono al centro la sostenibilità. Anzi le diverse forme di sostenibilità poiché
ciascuno ricerca nel proprio modo di produrre, di consumare, di organizzare l’azienda, un proprio modo di
interpretare la sostenibilità.
È una miscellanea di esempi, mai disgiunti dai veri protagonisti: le persone.
La centralità delle persone, dei loro sogni, successi ed insuccessi, del loro quotidiano impegno,
accompagna il lettore in un mondo semisconosciuto, sollecitando attenzioni e riflessioni, alla scoperta di
modi di essere, di produrre, di relazionarsi, che non può più essere nascosto o violato da campagne
pubblicitarie gattopardesche.