La moda è sempre stata un importante fattore sociale e culturale. Per un lungo periodo storico, l’abbigliamento è stato un mezzo per delineare le classi sociali, aspetto che nel tempo è diventato sempre più sfocato. Oggi la moda è sempre più democratizzata, ovvero molte persone hanno un accesso più facile a vestiti di lusso o, grazie ai marchi di fast fashion, ne acquistano imitazioni. Attraverso l’abbigliamento le persone sono libere di esprimersi, una caratteristica ormai indispensabile, che rende la moda imprescindibile e che ora più che mai accresce l’importanza sociale di questo settore. Inoltre, è fondamentale considerare l’importanza dell’industria della moda nell’economia globale. Il settore tessile, che coinvolge industrie che soddisfano le crescenti richieste dei consumatori in termini di varietà, qualità e requisiti tecnici, si distingue come uno dei principali settori economici in termini di redditività.
“La moda è una delle industrie più importanti del mondo, che guida una parte significativa dell’economia globale. È una delle industrie chiave per la creazione di valore per l’economia mondiale. Se fosse classificata accanto al PIL dei singoli paesi, l’industria della moda globale rappresenterebbe la settima economia più grande del mondo”, ha affermato McKinsey nel suo rapporto State of Fashion 2017. In effetti, secondo due rapporti sviluppati da Euromonitor e McKinsey nel 2022, sembra che prima della pandemia di Covid-19, il fatturato globale dell’industria della moda fosse stimato tra 1,7 trilioni di dollari e 2,5 trilioni di dollari. Nel 2020 avrà un fatturato di 72,5 miliardi di euro e una produzione annua di oltre un miliardo di vestiti, eppure è il secondo settore più inquinante, in termini di produzione di acqua, rifiuti e CO2, dopo il petrolio, in quanto ha un impatto negativo impatto sia sugli aspetti sociali che ambientali. Fin dalla rivoluzione industriale e dall’invenzione del telaio meccanico, l’industria della moda è stata un business ‘sporco’ e senza scrupoli, sfruttando gli esseri umani e la Terra, generando profitti esorbitanti. (D. Thomas, Fashionopolis)