Francesca, fashion designer per passione e per scelta, è una donna che nel corso della sua vita ha sviluppato e maturato numerose esperienze che l’hanno ispirata e guidata verso il suo disegno e obiettivo imprenditoriale.
Lei, cresciuta a Milano, una volta terminati gli studi, ha preferito trasferirsi a Como per raggiungere l’attività di famiglia.
 

Come tutto è iniziato…

Giovanissima, ha vissuto, da sola, in Germania a Monaco e in questo contesto ha approfondito lo studio delle lingue e del marketing, cogliendo il fascino imputabile alla sensazione e alla condizione di massima libertà unitamente all’insieme delle responsabilità che ne competono. Qui, Francesca ha conosciuto giovani studenti di tutto il mondo e ha sviluppato, grazie all’internazionalità dell’esperienza, di accrescere la sua innata curiosità per il mondo e per la gente. L’insieme di questi fattori l’hanno portata a viaggiare per tutto l’est del mondo [la sua grande passione]. La creativa è particolarmente attratta dall’India, un amore che in parte è imputabile anche ai racconti che dello zio “hippie” che le faceva negli anni 70 quando ero piccola.

L’India, prima solo meta di viaggi privati, è diventata poi anche il fulcro per la produzione dei capi più particolari di Francesca, come le sciarpe dipinte e ricamate a mano e le gonne ricamate. Questa terra è anche ispiratrice di una grande passione della donna ovvero l’insegnamento dello Hata Yoga.
L’incontro di Francesca con la moda e la creatività è stato precoce e familiare poiché ha iniziato a lavorare da giovane nell’azienda di cravatte dei suoi genitori, la Franco Bassi. Lei afferma che questo percorso è iniziato utilizzando le sue “capacità ed esperienze, con due grandi e pesanti valigie piene di sete colorate” con cui è andata a cercare nuovi clienti a New York prima e a Tokyo poi.
Ha avuto la possibilità di sviluppare meravigliose esperienze che le hanno permesso di sviluppare rapporti con professionisti con cui ha imparato moltissimo.

Conosciamo insieme Francesca…

Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? I colori, i disegni e il buon gusto hanno sempre girato per casa. Nel 1972 i miei genitori hanno costruito, dal nulla, un’azienda di cravatte a Como e per questo motivo in casa non potevano mancare valigie piene di splendidi tessuti. Inoltre, mio padre ha sempre amato il design ed acquistato lampade, telefoni ed oggetti disegnati da architetti famosi.
Raccontaci l’inizio della tua carriera come fashion designer… Nel corso dei miei primi 20 anni in azienda, mi sono dedicata alla ricerca e allo sviluppo di clientela estera per la collezione di cravatte. Successivamente, a Parigi ho conosciuto una coppia inglese che importava dal Nepal le pashmine originali che ho introdotto nel mercato italiano creando un vero e proprio fenomeno di moda. Il nostro, come cravattificio, è stato il primo a creare una collezione di sciarpe agli inizi degli anni 90; prima solo da uomo e poi anche da donna. Queste collezioni di sciarpe erano create da me e da mio fratello Cesare che ora ha preso il posto di mio padre anche nella creazione della collezione di cravatte.
Come mai hai deciso di focalizzarti sulla realizzazione di abiti? Negli ultimi anni iniziavo a sentire i limiti espressivi del solo accessorio, avevo così voglia di creare degli abiti con un gusto un po’ esotico e boho che non riuscivo a trovare in commercio. Ambivo a pezzi particolari che si ponessero in una posizione di equilibrio tra etnico e contemporaneo e proprio per questo, circa due anni e mezzo fa, con la collezione primavera/estate 2018 ho creato la prima collezione di gonne folk ricamate. Mi sono appoggiata alle mani esperte di quei ricamatori indiani con i quali già lavoravo per le mie sciarpe ricamate e dipinte a mano.

Chi sceglie il tuo brand? In linea generale, la mia cliente ideale è colei che sceglie di acquistare i miei capi è una donna sicura del proprio stile e amante del colore. I miei sono, quindi, tutti pezzi unici che non sia abbinano tra loro volutamente in modo che ogni donna possa indossarli in modo diverso e creativo. 
Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Desidero comunicare felicità. Il mio intento è mostrare e aiutare lo sviluppo del “pensare positivo” attraverso il colore. Ambisco a fare sentire bella ogni donna che osa indossando un capo vistoso e di stimolare la fantasia e il proprio stile.

Parlaci della scelta dei materiali… I materiali sono principalmente due: cotone e lana. In inverno le gonne sono in lana jacquard ricamate e le lunghe gonne in cotone pesante con ricami in lana. In estate le gonne ormai capo iconico della collezione, sono sempre in cotone pesante, ma ricamate in cotone. Infine, ci sono le mussoline di cotone jacquard stampate e ricamate per le gonne più estive e gli abiti.
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? Le sfide sono molteplici e sono quasi sempre legate ai costi di sviluppo del prodotto, ai costi per la comunicazione e per la partecipazione alle fiere di settore. Ci si deve muovere interamente con le proprie forze e questo sta diventando sempre più difficile. I produttori vogliono quantitativi sempre maggiori per produrre un tessuto a fronte di consumi ridotti e ogni servizio aumenta di prezzo.

Progetti per il futuro? Vorrei concentrarmi sulla crescita del mio brand Francesca Bassi con della comunicazione ben fatta, delle belle fotografie e lo sviluppo di mercati europei, senza perdere la natura personale del mio prodotto.
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni Trovate la mia collezione in quasi tutte le principali città in Italia in quelli che vengono definititi concept stores. Sono tutti negozi piuttosto piccoli caratterizzati dal gusto e dalla ricerca del titolare e anche sul mio sito http://www.francescabassi.com dove potete acquistarli. Il prezzo online e in negozio sono i medesimi.