Dal Sud Italia sino al Nord seguendo un sogno, una passione. Oggi vi racconto la storia di Marion una giovane stylist di origine pugliese oggi importata a Milano, nella capitale della moda italiana, per riuscire davvero a mostrare il suo talento e per mettere in gioco le sue competenze
Oggi la ragazza si racconta e ci presenta la sua grande dinamicità e grinta…
Come è nata la tua passione per la moda e la creatività? Sin da quando ero piccola sono cresciuta a contatto con la moda. Sono nata e cresciuta in una famiglia di sarte e per questo ho sempre respirato in famiglia il lato davvero operativo e pratico del mondo della moda… raccontandomi di quesì momenti mia mamma mi rammenta spesso che quando ero bambina non mi interessava giocare con bamboline, così come facevano tutte le mie coetanee, ma mi piaceva prendere i suoi vestiti e le sue scarpe con il chiaro obiettivo di creare combinazioni differenti e indossarle o per farle provare a mia sorella. Questo accadeva anche quando giocavo con le Barbie; anche in quel caso non ero interessata a creare storie meravigliosa come facevano le mie amichette, ma preferivo ideare dei vestiti e realizzare delle vere e proprio sfilate per le mie bambole. Le persone che mi conoscono bene e che mi circondano fin da quando sono piccola, hanno sempre pensato che sarei finita in questo mondo perché sin da subito ho mostrato un grande interesse per tutto quello che faceva parte della moda. Non parlo solo di vestiti, scarpe, etc., ma anche di riviste, programmi legati al fashion system…. Solo che da piccola credevo fosse solo una passione che mi era stata trasmessa da mia madre, ma oggi ho chiaramente capito che questo è quello che voglio fare davvero nella vita.
Stylist per passione e per professione…. “Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita” …. Avere passione per quello che si è scelto di fare è sempre fonte di ispirazione e punto di forza. Quindi Stylist per passione, assolutamente.
Dalla Puglia a Milano. Perché questo passaggio? Quali sono le motivazioni che ti hanno portata a lasciare la tua terra dove hai studiato e hai iniziato la tua carriera? Come si è soliti dire: “La Puglia è uno stato d’animo” e per questo me la porterò sempre nel cuore. La Puglia offre un panorama bellissimo, fatto anche di aziende che sono parte di questo mondo, ma per quello che ambisco o sentito il bisogno di dover lasciare la mia terra e raggiungere una meta che poteva darmi di più, Milano… una città che ti pone dinnanzi a una serie di possibilità che probabilmente oggi la Puglia non mi avrebbe potuto dare. Per me la Puglia è stata il punto di partenza e Milano è il mio trampolino di lancio.
Quale approccio abbracci nella realizzazione di un tuo progetto? Come sposi il tuo punto di vista a quello della stilista con cui lavori? Dipende dal progetto, talvolta è un progetto personale e allora mi sento libera di seguire totalmente il mio istinto, il mio punto di vista. Delle volte è in collaborazione con uno stilista, o un fotografo e in tal caso cerco di trovare un compromesso tra il mio punto di vista e quello che mi viene richiesto, per far in modo di sentire sempre “mio” il lavoro anche dopo diverso tempo. Quando devo lavorare per qualcuno, prima di cominciare mi piace parlare con la persona per comprendere la sua visione (perché spesso anche i colori sono fonte di ispirazione) e capire se c’è sintonia, fondamentale per la riuscita di un lavoro. Inoltre, per me è sempre importante avere un team che guarda verso la stessa direzione, in questo modo può nascere un lavoro che può essere definito vincente. E questo l’ho imparato durante il mio percorso di formazione.
A chi ti ispiri? Non ho una fonte particolare, o una persona che mi dà ispirazione. Solitamente trovo ispirazione in ciò che mi circonda, come la musica, una persona, un colore, o semplicemente momenti di vita che ho vissuto che voglio portare in un progetto. Importante è creare un lavoro che emozioni non solo me, ma anche chi poi lo guarda. Un lavoro che trasmetta qualcosa. Quando devo lavorare per qualcuno, prima di cominciare mi piace parlare con la persona per analizzare la sua visione, per capire i colori che mi inspirano (perché spesso anche i colori sono fonte di ispirazione) e per vedere se c’è sintonia, fondamentale per la riuscita di un lavoro.
Sei felice? Sono soddisfatta, che è diverso. Soddisfatta per quanto ho lasciato alle mie spalle e per quello che ho cominciato qui a Milano. Per essere felice c’è sempre tempo, la felicità per me sta nelle piccole cose e , comunque, quando si fa qualcosa che ti fa stare bene, è inevitabile sentirsi felice.