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LuciDuci Organic Label

Giovane e appassionata di sostenibilità.

Questa è Lucia che ama l’avventura e che desidera conoscere le diverse culture sperimentando.

Sperimentazione ecco l’elemento che l’ha portata a cambiare e a scegliere di addentrarsi nel mondo della sostenibilità, che per lei rappresenta una nuova ed incentivante sfida.

LuciDuci Organic Label è il marchio fortemente voluto e studiato da Lucia. È un brand sostenibile che concentra i desideri della giovane e la sua passione.

Chi è Lucia? Cosa fai nella vita? Sono Lucia, una giovane donna siciliana di 32 anni che ama l’avventura, viaggiare per il mondo e conoscere diverse culture. Mi piace sperimentare sempre nuove attività: dal canto alla pittura. Da pochi mesi mi sono lanciata in una nuova sfida, la creazione di un nuovo progetto dal nome: LuciDuci Organic Label. L’interesse verso l’imprenditoria nasce fin dall’anno 2009 quando ho deciso di intraprendere un percorso di studi triennale di Economia e Amministrazione aziendale presso la facoltà di Economia di Palermo, per poi proseguire la specialistica in Economia e Gestione delle imprese con indirizzo in Marketing Management, presso la facoltà di Economia e Management di Torino. La mia carriera lavorativa è iniziata a Torino e poi proseguita a Londra nel ruolo di Product Manager presso aziende multinazionali nel settore dell’automotive e non solo che mi hanno formata e dato le basi per comprendere come funziona una realtà aziendale e quali sono i processi necessari per il giusto funzionamento. Partendo da ciò, ho deciso che per il mio sviluppo professionale volevo convertire tali competenze e conoscenze acquisite, nella creazione di una realtà aziendale in proprio. Due anni fa al mio rientro dall’Inghilterra, ho deciso di trasformare ciò che avevo imparato sulla gestione del prodotto e nel marketing nella realizzazione del mio sogno: tornare in Sicilia e cambiare totalmente stile di vita.

Cosa significa per te la parola moda? La parola moda per me oggi significa stile, significa stare bene con sé stessi e con ciò che indossi. Quando ero piccola la associavo di più a un trend del momento, essere ‘’alla moda’’ significava stare a passo con le tendenze del periodo che ogni 3 mesi cambiavano e ti portavano ad acquisti continui e di scarsa qualità, prevalentemente del fast fashion. Da qualche anno le cose sono cambiate per me! Ho iniziato un cambiamento di abitudini e preferenze. Ho deciso di fare acquisti più ragionati e meno frequenti. Adesso associo alla parola moda e mi sento alla moda quando riuso capi che stavano nell’armadio da anni con uno stile più vintage ma unico: il mio! Se devo acquistare faccio attenzione a rispettare me stessa con tessuti che si prendano cura di me e che permettano alla mia pelle di respirare.

Da quando e da cosa è nata la tua passione per la moda e per la creatività? Ormai da due generazioni la mia famiglia si occupa di abbigliamento: dal nonno alla mamma, hanno un laboratorio di produzione e confezionamento. Fin da piccola ho sempre avuto la passione per il vestire bene e mi è sempre piaciuto sperimentare nuovi stili.  Quando sono tornata in Italia mi sono avvicinata al mondo della moda etica, sostenibile e responsabile iniziando a scoprire le nuove tendenze sui tessuti organici e me ne sono innamorata! Allora ho voluto combinare quello che era il mio retaggio storio della mia famiglia valorizzando il made in Italy e quindi la produzione locale, in quello che era il mio sogno creare una nuova linea di abbigliamento che avesse a cuore l’ambiente in cui viviamo ma anche che permettesse di sentirsi comodi e indossare a contatto con la pelle un tessuto organico, antibatterico e traspirante.

Secondo te quali sono le nuove prospettive del futuro della moda? Io penso che il futuro sia proprio quello di una moda più responsabile e trasparente, dove il produttore possa illustrare ogni processo produttivo per la realizzazione del prodotto e il consumatore possa essere consapevole e informato. Considerando anche il problema rifiuti in Italia, penso che arrivare ad una moda completamente circolare sarà la vera svolta per il nostro paese e quindi rendere possibile e sostenibile lo smaltimento dell’abbigliamento post consumo!

Presentaci il tuo brand? A chi hai pensato quando hai costituito il tuo marchio? Il progetto ‘’LuciDuci’’ nasce per rispondere alle esigenze di chi è alla ricerca di una biancheria intima etica e confortevole che si adatti al proprio corpo. La scelta del brand è di utilizzare tessuti organici attentamente selezionati che derivano da fibre naturali e con ridotto impatto ambientale come Canapa e Bambù. Particolarmente adatte per stare a contatto con pelli delicate in quanto anallergiche, antibatteriche, traspiranti e resistenti. La prima capsule è dedicata alla biancheria intima e maglieria femminile e maschile. Una linea prodotto basic d’intimo, semplice ma comoda ed etica, che non cambia nel tempo e offre taglie dalle XS alla XXL. Il comfort sulla pelle è al primo posto senza perdere la propria’ identità sexy. La produzione è 100% Made in Italy presso laboratori locali. Tutti i processi produttivi, dalla scelta dei tessuti, degli accessori, del packaging, del corriere per le spedizioni sono infatti curati pensando a una generazione di valore sostenibile per chi li indossa ma anche per l’ambiente. Per il packaging abbiamo studiato una soluzione che permette di riutilizzare il packaging più volte: la LuciDuci BAG. In questo modo abbiamo favorito il riuso di materiali che altrimenti sarebbero andati al macero. Si tratta di scarti di tessuto di produzione prevalentemente in cotone che per le loro dimensioni ridotte non era facile riutilizzare. Il nome Luciduci nasce proprio dalle mie iniziali LD firma di garanzia del brand con un animo siciliano e si fonde con l’idea di creare una linea adi abbigliamento dolce (duci in dialetto siciliano) cioè morbida confortevole, soffice e delicata a contatto per richiamare la gentilezza dei capi prodotti con materie prime unicamente naturali. Il logo rappresentato da una lumaca indica la nostra rivoluzione di costume abbiadata al concetto di Slow Fashion grazie alla scelta di realizzare l’intimo con fibre naturali supportato dall’elemento” natura” con i dettagli green e dal bambù. LuciDuci nasce inoltre come Società benefit. Ci siamo presi l’impegno di perseguire come obiettivo finale il raggiungimento del benessere comune e operare in modo RESPONSABILE, SOSTENIBILE E TRASPARENTE

Progetti per il futuro? Non possiamo ancora definirci 100% sostenibili, ma siamo sulla strada giusta per diventarlo! Vogliamo arrivare a rendere il brand completamente circolare. Vogliamo partire dall’eco-design per arrivare a produrre abbigliamento che abbia un’alternativa post-consumo. Siamo alla continua ricerca di materiali che possano essere naturali ma anche smaltibili a fine vita. Vogliamo espandere il portfolio con la realizzazione di nuove line prodotto che nascano da un attento studio del design e del tessuto naturale o riciclato utilizzato per arrivare ad un prodotto completamente circolare sul mercato. Le idee sono tante, ma sicuramente ciò che vi posso anticipare che vogliamo dare spazio anche a una linea bambino.

Cosa significa sostenibilità? Per noi sostenibilità significa essere in armonia con la natura, rispettarla e amarla. Come proviamo ad esserlo? Utilizziamo tessuti di origine naturale come la canapa e il bambù che già con la loro coltivazione non impoveriscono il suolo, non richiedono inoltre l’utilizzo di sostanze chimiche e producono ossigeno. Abbiamo scelto una viscosa di bambù certificata secondo lo standard 100 by Oeko-Tex® classe 2 che garantisce che i prodotti siano privi di sostanze tossiche, tenendo in considerazione la produzione del tessuto, come i coloranti utilizzati, le fibre utilizzate per tessere il tessuto e quindi siano sicuri per la salute umana e per l’ambiente. La canapa invece è un tessuto definito ecologico per natura perché non necessita né di pesticidi né tantomeno diserbanti, grazie alla sua struttura robusta, inospitale agli insetti. Per queste ragioni il tessuto non ha una certificazione al momento. La fibra che usiamo viene lavorata in Italia con trattamenti e macchinari speciali che la rendono una maglia morbida e confortevole da indossare: il Burro di Canapa®, un jersey leggero e soffice. La produzione dei capi avviene in laboratori Made in Italy proprio per favorire l’economia del nostro paese e supportare le piccole realtà.  Inoltre, cerchiamo di essere il più possibile trasparenti con il consumatore in modo tale che sia informato e attento.

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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