Quando penso alla passione per la moda non posso non pensare a Leonardo Ligorio non solo stilista, ma anche stylist.
Sono oramai quattro anni che conosco Leonardo e devo ammettere che ogni giorno mi stupisce con il suo talento e la sua capacità di essere camaleontico.
In lui convivono diverse anime e stili che si fondono in modo unico e a volte, almeno apparentemente, irriverente.
Lavorare con lui e scrivere di lui per me è sempre fonte di ispirazione e piacere perché significa toccare con mano la sua anima creativa.
Oggi Leonardo ci racconta che cosa significa per lui essere uno stylist.
SFATIAMO GLI IDEALI DI CHI NON HA ANCORA CAPITO DI COSA MI OCCUPO⭐
Lo stylist è un’importante figura professionale nel mondo della moda, ma non molti sanno di cosa si occupa. Lo stylist è impegnato in diverse attività, si occupa di molte cose, tra cui scegliere i vestiti e gli accessori dei servizi fotografici, abbinarli nelle sfilate o vestire i personaggi famosi nelle occasioni pubbliche. In molti pensano che la parola stylist sia il sinonimo di stilista, ma quello dello stylist è un lavoro molto diverso: non crea gli abiti, ma li mette assieme, li combina per poi presentarli al pubblico e ai potenziali clienti.
Verosimilmente lo si potrebbe definire come un lavoro più vecchio di quello che si possa pensare in quanto si è evoluto molto nel tempo. Maria Antonietta, la moglie del re di Francia Luigi XVI, era appassionata di scarpe e vestiti, e aveva una persona che le consigliava cosa indossare. La professione di stylist, per come la conosciamo oggi, è però nata negli anni Ottanta e cresciuta negli anni Novanta, quando le riviste di moda cartacee vendevano molto bene e iniziarono a realizzare i primi editoriali: servizi fotografici che ruotano attorno a un tema o una storia, con le modelle che indossano abiti di stilisti diversi.