Eccomi a Correggio un piccolo ed adorabile paesino immerso nelle campagne dell’Emilia per conoscere Daniela… Daniela vive qui, con la sua famiglia e le sue splendide bimbe… A Correggio Daniela ha sviluppato la sua attività di designer: realizza a mano prodotti unici in argilla.
La designer è una donna solare e determinata, è molto curiosa, testona e (soprattutto) è sempre positiva! Il percorso di Daniela è stata una continua evoluzione guidata dalla sua stessa curiosità e desiderio di sviluppare un processo di continua indagine e ricerca… eh sì, lei ha un passato come designer di abbigliamento femminile…poi ha scelto di stravolgere la propria vita…
Conosciamo insieme Daniela e la sua storia…
Come è nata la tua passione per la creatività e per il design… “La mia passione per la creatività è nata sin dall’infanzia, mia mamma era sarta e io mi divertivo a cucire pezzi di tessuto per le mie bambole. Ho sempre amato ogni cosa potesse essere realizzata con le mani, dal tessuto, al legno sino ad arrivare all’argilla. Crescendo ho perseguito questa mia predilezione e sono diventata designer di abbigliamento femminile: i clienti compravano i pezzi che disegnavo e io li vedevo realizzati nelle vetrine dei negozi. Penso che osservare negli store la concretizzazione pratica dei miei disegni, della mia ispirazione sia l’obbiettivo di ogni fashion designer…ma forse per me questo non era abbastanza…”
Raccontaci l‘inizio della tua carriera… “Noi creativi per poter dare sfogo a tutto quello che ci passa per la mente, ogni tanto sentiamo la necessità di cambiare, di aprirci al mondo con nuove sfide. Sulla base di questa consapevolezza definirei – nel mio caso – l’apporto nel mondo del design non come una carriera, ma bensì il mio nuovo inizio. È stato quattro anni fa quando è nata la mia prima figlia e tutti miei “punti fermi” sono crollati: quello che sinora pensavo fosse il lavoro della vita, non lo era più… in quel momento c’era lei, mia figlia. La voglia e la passione di poter crescere la mia bimba ha preso il sopravvento e così mi sono letteralmente licenziata senza avere un altro lavoro e ho deciso di prendermi due anni sabbatici. Una scelta consapevole. Ero convinta di quello che ero, sapevo che quando sarebbe stato il momento giusto ce l’avrei fatta. Poi, in quella nuova situazione, trovandomi a casa, sono riuscita a riprendere in mano le mie vecchie passioni e crearne un vero e proprio lavoro…”
Chi sceglie il tuo brand? Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? “Le mie prime clienti sono le foodblogger; adoro collaborare con loro, mettono in risalto il mio lavoro e a loro piace stupire con piatti originali. I miei prodotti sono scelti da donne a cui piace avere dinnanzi la tavola imbandita di cibo e amici, che amano i pezzi unici di artigianato. Il mio brand è anche selezionato dai futuri sposi, in cerca di una bomboniera particolare, oppure da amiche per un regalo speciale. Mi piacerebbe che le persone scegliessero un mio pezzo perché le emoziona, vorrei che percepissero “la storia che c’è dietro” …la cosa più bella che mi è stata detta è “vorrei regalare un tuo pezzo a mia mamma, scegli tu, mi fido, mi emozionano solo a guardarli in foto”…”
Parlaci della scelta dei materiali… Perché hai scelto la ceramica? “Sono una autodidatta: la mia scuola è la mia curiosità e la capacità di osservazione, scruto attentamente ogni cosa che attira il mio sguardo. Poi, ogni giorno, lascio libere le mie mani, di interpretare, di vivere, di sentire, di dare forma all’argilla in modo che questa possa raccontare le mie ispirazioni, sogni e stati d’animo. Tutti i miei pezzi sono rigorosamente fatti a mano. Mi piace “dare forma” all’argilla amiche attraverso l’uso di oggetti ritrovati, fantasie e texture ripresi dal mondo dei tessuti, che possano lasciare un disegno in rilievo sulla superficie irregolare. Ho scelto di intraprendere la strada della ceramica, perché adoro lavorare con le mani e questo mi da la possibilità, ogni giorno, di mettere le mani nell’argilla fresca e di impastare. L’atto del modellare, il sentire la materia tra le mani, mi aiuta ad esprimere quello che sento, è terapeutico per anima e mente. Per me poter realizzare un’oggetto non è solo il far fluire improvvisazione e creatività, ma è anche la concretizzazione di pazienza, tempo e attesa. La ceramica è un materiale che necessita di una lavorazione molto lunga, una prima fase di modellaggio ed essicazione, a cui segue una prima cottura detta anche “biscottatura”, un’altra fase di smaltatura, ed una seconda cottura. Inoltre la cottura è imprevedibile poiché bastano qualche goccia in più di colore o qualche grado in più al forno per far cambiare completamente il risultato…ed è quella la vera magia, è proprio ciò che rende unico e irripetibile ogni oggetto.”
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una designer come te deve affrontare quotidianamente? “La principale sfida è il misurarsi ogni giorno con qualcosa di nuovo, di cui non sai da che parte iniziare, sebbene tu abbia un’idea, un’ispirazione. Sono convinta che quando la sfida ti sembra impossibile, allora è perché quella è la sfida giusta. Altra complessità è far capire il lavoro che esiste dietro a un piccolo oggetto, soprattutto per poter giustificare il prezzo.”
A quale target di clientela ti rivolgi? “Il mio target va dai 25 ai 60 anni; mi rivolgo sia alla ragazza che è appena andata ad abitare da sola e ha voglia dell’oggetto particolare in cui riconoscersi, che alla mamma che organizza pranzi e cene a casa e ha voglia di stupire gli invitati…”
Progetti per il futuro? “Continuare questo progetto ottenendo il giusto ritorno economico.”
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? “Le mie creazioni si possono commissionare contattandomi direttamente, si possono trovare nei vari market a cui partecipo ed in alcuni negozi selezionati. Tutte le informazioni le trovate seguendomi sulle mie pagine social (Instagram e Facebook).”