Roma. Città eterna. Quella città che ogni volta che la incontro e con cui mi scontro mi affascina per la sua arte visibile e “nascosta”.
Oggi andiamo alla scoperta di questo secondo tipo di arte o meglio di una fashion designer italiana romana, Valentina.
Lei è Valentina, classe 1976, mamma e fashion designer.
Valentina è laureata in Sociologia, ha due master in comunicazione moda e relazioni pubbliche e dopo aver sviluppato un percorso professionale nell’azienda di famiglia, ha deciso di staccarsi dalla pressione “familiare” e di buttarsi, insieme al suo compagno, nel settore del turismo. Questa nuova attività ha soddisfatto Valentina ed è durata circa dieci anni, ma poi, alla “soglia dei 40 anni”, ha scelto di lasciarsi tutto alle spalle per dedicarsi effettivamente alla sua passione, ovvero al Design e alla moda.
Come prima cosa Valentina ha iniziato con l’home decor, la sua grandissima passione, per poi iniziare a disegnare e produrre tessuti per l’arredo. Il passaggio agli accessori e alle borse è stato facile e veloce per Valentina in quanto le è “bastato” declinare i tessuti dall’arredo alle borse.
Conosciamo insieme Valentina…
Come è nata la tua passione per la moda…“Alla tua domanda la prima cosa che mi viene in mente è “Quale donna non ha passione per la moda?” … Andando però oltre questa considerazione generale credo che questa mia attenzione ed amore nasca anche da una visione complessiva della nostra società, dei suoi modelli e dal mio desiderio di creatività e di avere/proporre qualcosa di diverso, non standardizzato…”.
Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? “Libertà e coraggio: libertà di espressione e il coraggio di mettere a nudo noi stessi. Secondo me oggi viviamo in un mondo all’insegna della standardizzazione ed è proprio per questo motivo che vorrei cercare di creare qualcosa di diverso dai soliti canoni, sto cercando di tirare fuori il nostro carattere e l’estro che c’è in ognuno di noi, dobbiamo osare un po’ di più. Proviamo accostamenti non tradizionali. La moda e le tendenze le dettiamo noi donne (o uomini).”
Parlaci della scelta dei materiali… “Ovviamente tutto parte sempre dal tessuto, il centro di ogni cosa. Finora ho utilizzato solo il cotone (canvas) su cui stampo le mie texuture. Per il prossimo inverno penso di utilizzare il velluto e la lana cotta. Per il mare c’è sempre la juta e per la città la pelle. Sinora ho realizzato due collezioni Leaf e Soul per cui ho scelto tessuti molto colorati con patterns che ricordano la natura. Queste due collezioni che ho creato finora le ho definite come “borse con l’anima” poiché i tessuti sono utilizzati come fodere all’interno delle borse e rappresentano la nostra anima, nascosta. Per la nuova collezione PE 2018 ho voluto fare il contrario: fare emergere l’anima.”
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? “Le difficoltà riguardano soprattutto il “fare impresa”, ma reputo che questo vale in ogni settore. Altra complessità è sicuramente anche abituare la gente a prestare attenzione ai piccoli Brand poco conosciuti, anzi che limitarsi alle grandi griffe o ai marchi di multinazionali (a buon intenditor poche parole).”
A quale target di clientela ti rivolgi? “A chiunque è coraggioso, a prescindere dall’età.”
Progetti per il futuro? “La mia ultima creazione è la borsa Tote Zizì. È la mia passione e sto cercando di declinarla con materiali diversi, studiando tessuti alternativi, oltre il canvas, con la quale realizzarla. Inoltre, ho iniziato una collaborazione, con una Designer di gioielli, per creare accessori per borse e cinture, sempre in chiave street.”
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? “Oggi sono presente a Roma (Atelier Monti nel Rione Monti, L’ora del te Trastevere, e wild bunch, quartiere africano e ad Ibiza c/o shop Everything is Temporary a talamanca).”
