Lago di Como.
Non posso non pensare al Manzoni e ai suoi “Promessi Sposi” e, in particolare, alla sua descrizione di “quel ramo del lago di Como…”.
Oggi ci troviamo in un paese molto vicino a Lecco, ad Onno, a pochi chilometri dalla famosa e lussuriosa Bellagio che ha affascinato i grandi attori americani.
Un luogo dove le montagne con il loro connubio di austerità, rapidità e vegetazione si rispecchino nel lago insieme alle storiche ville e case che contraddistinguono il lungo lago.
Un luogo che parla di se al solo dispiegarsi così come la fashion designer che qui ho incontrato.
Ci diamo appuntamento fuori da un piccolo bar del paese, appena arriva capisco subito che questo incontro sarebbe stato una carica di energia e di sorpresa.
Eccola, e lei, Sofia.
Non si ferma un attimo, le sue idee volano sembrano quasi tangibili, palpabili da chiunque le stia accanto e possa ascoltarla.
Ha tanto da raccontare, forse troppo. Sofia e un’artista poliedrica.
Architetto di formazione, fashion designer dal 2004, artista da sempre.
Sofia ha un background professionale particolarmente interessante che le ha permesso ad oggi di creare il suo brand, di sviluppare una sua linea e soprattutto di delineare una sua chiara immagine stilistica fatta dal connubio di elementi anche molto differenti tra di loro.
Sofia lavora a capsule collection. Mi mostra il suo attuale atelier-casa… ogni stanza è arredata dal tessuti e dalle arelle che riportano, ognuna, una collezione. Ogni opera di Sofia ha una personalità propria, è unica, così come lo è lei.
Dalle creazioni di Sofia emerge appiano la sua versatilità e il suo genio da architetto… i suoi abiti vedono la combinazione di materiali diversi, di periodi (anche storici) differenti, oltre che la possibilità di essere trasformati. Sofia mette nei suoi abiti se stessa, la sua creatività ed estro artistico.
Potrei passare ore a parlare di lei, ma lascio che sia lei a presentarsi…