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Istituto Emme Moda

Oggi ho il piacere di parlarvi dell’Istituto di Emme Moda che nasce dalla passione e dalla determinazione della sua fondatrice, Micaela.

Lei ha voluto e saputo creare una scuola in cui i giovani possono crescere e formarsi professionalmente per realizzare il loro sogno nel mondo della moda.

 

Presentaci l’Istituto Emme Moda… L’ istituto EMME MODA è una recente realtà sul territorio veronese, fresca giovane e dinamica come il nostro team di professionisti, situata in Piazza Renato Simoni a due passi dal meraviglioso centro storico, ricco di stimoli culturali, storici e tradizione. Ci occupiamo con tanta passione di formazione professionale e specializzazione nel settore moda, collocandoci nell’ ambito della formazione privata post obbligo formativo. Logisticamente parlando il nostro istituto occupa una posizione facilmente raggiungibile dagli studenti grazie ai mezzi pubblici quali bus, pullman e treno. Il nostro istituto è senza dubbio il luogo ideale dove poter trasformare il proprio sogno in realtà. Il progetto nasce infatti dalla precisa volontà di formare giovani e meno giovani stilisti, modellisti, sarti , fashion designer di domani garantendo un percorso ricco di stimoli creativi e supporti pratici che molto spesso non si trovano in altre scuole del nostro stesso comparto. In questo Emme Moda intende avere l’ambizioso obiettivo di uscire dallo standard con servizi mirati e di alto livello.

 

Quali sono le caratteristiche della vostra offerta formativa? Abbiamo una offerta formativa molto interessante per diversi aspetti e possiamo proporre un servizio che si differenzia molto per diverse caratteristiche in termini di qualità e flessibilità. Non sono necessari per accedere requisiti particolari, unica premessa fondamentale è la passione per il mondo della moda, non seconda alla voglia di imparare e ad una forte motivazione. Per il resto non poniamo limiti, né di età né di altro genere. Non è infatti necessario un back ground in altre scuole di moda o ambienti affini: tutti gli strumenti per apprendere la professione vengono forniti dall’ Istituto grazie ad un esclusivo metodo didattico efficace e intuitivo che garantisce un rapido apprendimento, molto funzionale al lavoro. Un altro punto di forza è la possibilità di inserimento in qualsiasi periodo dell’anno: i nostri corsi sono sempre aperti, non ci sono infatti periodi dedicati alle iscrizioni come avviene nella maggior parte delle scuole di moda. Chi è interessato può inserirsi in qualsiasi periodo con la possibilità di accedere alla sessione di esame immediatamente disponibile al raggiungimento del monte ore previsto dal proprio percorso formativo. Tutti i nostri corsi sono individuali e personalizzati, e a numero chiuso. In Emme Moda possiamo pertanto garantire un alto livello di preparazione poiché i corsi sono sempre confezionati “su misura” come un abito sartoriale in base alle necessità, obiettivi, capacità del singolo. Nel momento in cui l’insegnante ha raggiunto il numero massimo di allievi previsto per uno specifico corso, il gruppo si chiude e il docente può garantire di seguire ciascuno singolarmente a seconda del proprio programma. Caratteristica principale del nostro metodo è la parte pratica. Gli allievi infatti trascorrono almeno 80% del tempo di lezione, sviluppando in laboratorio manualità pratiche sia per quanto riguarda il figurino che per la sartoria, ed è così che possiamo portarli a diventare dei veri professionisti. In Emme Moda inoltre cerchiamo di stimolare la loro curiosità intellettuale a 360 gradi, facendo loro respirare moda fin dal primo giorno per migliorare non solo le competenze tecnico professionali ma anche e soprattutto la creatività: abbiamo una biblioteca ben fornita con diversi volumi di moda, siamo abbonati alle maggiori riviste del settore, analizziamo sfilate e tendenze, partecipiamo a diversi eventi moda, organizziamo uscite didattiche in ambienti culturali o affini al fashion system…

Non solo docente, ma anche appassionata di moda. che cosa significa per te la parola moda? Oggi dopo diverse esperienze curriculari in ambiti diversi, sono stilista , imprenditrice e docente dell’Istituto che io stessa ho fondato nella primavera del 2021 , ma da sempre sono una grande appassionata di Moda. Credo tutto parta dall’ infanzia, sono sempre stata affascinata da stoffe e colori, come tante bambine della mia generazione ho giocato tantissimo con Barbie, che per me più che una bambola giocattolo devo ammettere era un oggetto di culto! Mia nonna paterna era una abilissima sarta e con tanta pazienza realizzava per me micro-abitini che io le commissionavo per le mie bambole; perciò, ne deduco che la predisposizione verso il mestiere unitamente ad altre propensioni verso le relazioni umane, gli aspetti commerciali e uno spiccato senso estetico abbiano fatto di me ciò che sono oggi. Ritengo che la moda sia un modo di essere, naturalmente parlo della moda come stile, come manifestazione della propria personalità a tutto tondo, massima espressione di sé stessi e apertura verso il mondo esterno, non certo dei canoni di moda imposti dall’ esterno, frutto per lo più di studiatissime operazioni di marketing finalizzate al business. Da quest’ultima mi discosto, preferisco interpretare le proposte del mercato di mio gusto, non seguire ciò che “va di moda” … ho sempre apprezzato infatti l’originalità, l’esclusività e l’artigianalità. Nella moda amo scegliere ciò che mi rispecchia, ciò che mi rappresenta e che valorizza il mio modo di essere oltre alla mia fisicità e naturalmente che mi piaccia!

 

Quali sono secondo te le prospettive della moda oggi? La Moda oggi a mio modesto parere e’ satura, satura di visioni, di tendenze, di eccessi in tutti i sensi. Oggi più che mai avverto l’esigenza di un ritorno all’essenzialità, alla tradizione, ad una vera eleganza priva di artifici e di ricerca ossessiva dell’ostentazione. Nell’ ottica di less is more auspico un ritorno al passato con la consapevolezza di oggi. La recentissima emergenza sanitaria COVID19 che ci ha travolti a livello mondiale in una società già altamente globalizzata e in un periodo storico di profonda crisi, non solo nel settore moda, ci ha spinti a serie riflessioni e sta imponendo anche alla moda di reinventarsi, di trovare nuove proposte, nuovi contenuti, di chiedersi cosa davvero richieda questo mercato. In un clima di confusione psicologica, di assenza di radici, di futuro incerto, di debolezza sociale ed economica le persone avvertono il bisogno di certezze e sicurezze, a mio modesto parere serve un ritorno all’ ESSENZIALITA’. Si deve puntare ad un modo evolutivo di fare Moda, mixando sapientemente sartorialità, innovazione, rispetto per l’ambiente, e sperimentazione.

 

Cosa significa per te moda sostenibile? Come ogni espressione artistica umana anche il fashion system avverte i cambiamenti sociali e geopolitici, da qui la necessità di cambiare nei tempi, nei modi, nelle linee, nei tagli, e puntare sulla qualità. Ecco affermarsi con sempre maggior importanza il tema della sostenibilità. Non è più questo il tempo dello spreco, mi trovo assolutamente d’ accordo con le frasi di  Tiziano Guardini, designer emergente, molto sensibile verso l’argomento in questione, che recitano:  “ Lo spreco in natura non esiste “  e ancora “L’ ecosostenibilità è la capacità di percepire la sacralità della vita” anche io credo fermamente che serva una moda più armoniosa verso l’ambiente, attraverso l’utilizzo di materiali come lana rigenerata, PET riciclato o Econylon che nasce dal recupero della plastica in mare e non solo. Trovo interessantissimi anche alcuni progetti che prevedono la lavorazione di tessuti di scarto, fondi di magazzino o capi di stock. Naturalmente ritengo che il concetto di sostenibilità si debba estendere non solo alla moda ma a tutta la filiera produttiva e distributiva ed infine in ogni nostra azione quotidiana, piccoli gesti che unitamente a molti altri possono dare un serio contributo al mondo. Il mio pensiero più attento all’ ambiente e alla sostenibilità nasce con la mia iscrizione circa 7/8 anni fa in Depop, una piattaforma social dedicata alla compravendita dei propri capi di abbigliamento, accessori e oggettistica. Ho scoperto la possibilità di ridare una seconda vita ai capi, di riutilizzare ciò che per qualcuno aveva terminato la sua funzione ma era ancora perfettamente fruibile ed ho scoperto e imparato ad apprezzare anche tutto il mondo del Vintage. Il vintage porta con se indiscutibilmente un fascino particolare, oltre ad aiutare a ridurre l’impatto ambientale,  spesso si possono recuperare dei pezzi di altissima qualità, con una storia da raccontare, fatti con il gusto , la manifattura, l’ artigianalità di altri tempi che purtroppo con la produzione massiva del fast fashion sono andate perdute.

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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