Un contributo del mio amico Fabio…
“L’importante è il viaggio, non dove andrò!”
Questo cantava un famoso cantautore degli anni ’90, un certo Max Pezzali, nelle sue canzoni evergreen che hanno emozionato milioni di giovani, desiderosi di vivere, di viaggiare, di sperimentare il senso della vita.
Oggi in questo periodo di zone gialle ed arancioni, di lockdown sì e no, ci ritroviamo a non poter più viaggiare, a non poter più spostarci, se no in poche eccezioni, siamo meno liberi nei movimenti rispetto al passato.
Come affrontare questo bel periodo differente che ci si prospetta di fronte?
Io credo che Max Pezzali abbia ragione: l’importante è il viaggio, non dove andrò. Indica infatti che è importante quello che si fa, le azioni che facciamo, le attività, la vita quotidiana; non importa dove si arriva, cosa si costruisce, importa solo come si vive, con che attenzione e cura ci rapportiamo alle altre persone, come facciamo fruttare i nostri talenti, come ci mettiamo a disposizione degli altri, con quanto sforzo avremo amato gli altri per creare un pizzico almeno di mondo bello in più.
Possiamo anche aver costruito un impero economico, ma se non avremo vissuto, non avremo “viaggiato”, a cosa ci servirà poi? Non servirà ad altro che ad essere trasmesso ad altri, perché al momento della morte dovremo lasciare qui tutto. E’ giusto costruire, arricchirsi, far fruttare i talenti che ognuno di noi ha; è altrettanto importante credo agire con onestà, rettitudine, amicizia, amore, fratellanza, aiuto reciproco, servizio, mettersi a disposizione, esserci insomma, essere una presenza ed una persona che fa bene, che aiuta, che dà una mano, che c’è, che piace che c’è.
Insomma di viaggi ne possiamo fare tanti, viaggi concreti, fisici, o anche viaggi mentali, fantasticare, immaginare, progettare: il viaggio è visitare posti nuovi, ma anche prospettarsi un futuro che ci piace, decidere qualcosa nella nostra testa al fine di proiettarsi nel futuro più consapevoli.
Nel viaggio conosco persone nuove, vedo posti nuovi, sperimento sensazioni differenti dal solito, vivo diversamente dalla routine quotidiana: piace tutto questo, perché all’essere umano piace fare cose differenti dalle solite.
E’ anche bello secondo me vivere dentro di sé, sperimentare sensazioni e sentimenti, viaggiare tra i ricordi e le paure, destreggiarsi tra emozioni buone e cattive, scegliere il bene e non il male, per sé e per gli altri, saltare di palo in frasca tra sentimenti e desideri: viaggiare nella testa può essere secondo me ancora meglio che farlo fisicamente col corpo. Perché nella testa non ci sono limiti e tutto può essere realizzabile.
Tutto si può fare, tutto può fare l’essere umano: viaggiare, spostarsi, la libertà di movimento è importante perché ogni essere umano nasce libero. Un famoso cantante poi diceva: “Liberi siamo noi, liberi ma da che cosa?”. Ha ragione: siamo liberi di fare, di agire, di spostarci, di scegliere il nostro presente e futuro, senza subire costrizioni varie. Libertà indica anche quello stato in cui non siamo schiavi di niente e di nessuno, ossia che quello che facciamo non deve imprigionarci in scelte di cui poi ci possiamo pentire. Liberi indica che siamo in uno stato di coscienza di amore e rispetto reciproco. Solo così può esserci la libertà. E la libertà permette il viaggio, la crescita, l’acquisizione di maggiori informazioni, la vita, il futuro, la vita per sempre.