AVAVAV, brand Made in Italy, Made in Tuscany, d’ispirazione italo-svedese ha partecipato al grande ed “eccitante” salone della moda milanese WHITE tenutosi durante le giornate della Milano Fashion week di settembre.
White Milano tenutosi dal 21 al 24 settembre, ha portato a Milano le novità riguardanti il womenswear e gli accessori. L’evento salone patrocinato dal Comune di Milano ha visto l’interazione di ben 562 marchi, di cui 375 italiani e 187 esteri. Un evento che si sta affermando sempre maggiormente grazie anche alle numerose altre iniziative e attività organizzate a livello di sistema (come il Progetto Milano XL) ha fatto riscosso grande successo ed approvazione dando piena visibilità ai marchi ad esso aderenti.
Come sempre l’evento, posto all’interno della rassegna milanese più amata dagli appassionati del fashion system, ha saputo valorizzare i brand partecipanti, tra cui AVAVAV.
Il nascente marchio italiano ha partecipato per la sua prima volta all’edizione del White Milano di settmbre riscuotendo grande successo ed approvazione tra i buyer partecipanti. Il feedback riconosciuto al marchio è stato indubbiamente positivo, sostenuto dall’interesse mostrato anche dalla stampa nei suoi confronti.
Confrontiamoci con Linda e Adam, le menti e le anime di AVAVAV, e scopriamo con loro come hanno vissuto e percepito questa nuova e sfidante esperienza…
AVAVAV al White per la sua seconda volta. Sogni e aspettative. Come valutate questa vostra partecipazione? Come valutate questo salone come “vetrina”? “White Milano, in questa sua edizione di settembre per noi è stato un contesto davvero molto importante per metterci alla prova, per conoscere il mercato e recepire un feedback. Reputiamo che sia stata rilevante la nostra partecipazione in quanto abbiamo avuto la possibilità di creare nuovi contatti, di fare networking lato B2B. È stata una esperienza a dir poco gratificante e positiva, specialmente per quanto riguarda l’Italia.”
Parlatemi del pubblico/target con cui vi siete confrontati… “Credo che siamo abbastanza diversi dagli altri brand, a partire da come lavoriamo con il concetto ‘see now buy now’ il che significa che spediamo globalmente entro massimo 72 ore. L’altra parte è l’essere un brand Made In Italy ma comunque mantenendo l’estetica delle nostre origini nordiche.”
Come è stato percepito il vostro prodotto dai buyer? E dalla stampa? “Ci siamo resi contro per mezzo di questa esperienza che il brand piace, ma che il concetto su cui questo nasce è percepito in modo limitato in quanto complesso da metabolizzare visto l’idea tradizionale del Made in Italy e il nostro desiderio di combinare tale tema con la circular economy. Noi offriamo un prodotto fresco ed originale ma con un metodo di lavoro inusuale.”
Pensate di tornare e di partecipare anche all’edizione di febbraio? “Tornare in fiera è decisamente una opzione importante, ma al contempo vorremmo comunque mantenere viva la nostra parte digital dell’e-commerce e per questo motivo la prossima volta tenteremo di essere molto più digital.”