Come anticipato la talentosa fashion designer romana Gabriella Delille ha esposto una delle sue più particolari e pregiate creazioni presso la galleria d’arte moderna Plus arte puls da venerdì 5 luglio a domenica 7 luglio nell’iniziativa “BIJOU GREEN verso un mondo migliore” organizzata da Officine di Talenti Preziosi.
La creativa durante l’evento, ha avuto l’opportunità di recepire in modo diretto la percezione del pubblico, sulla sua collana della collezione Metamorfosi 2018-2019.
Secondo Gabrielle l’interazione con le persone è fondamentale in quando strumento fondamentale per permette ad un artista di comprendere esigenze e gusti dei consumatori e del pubblico.
“Secondo me il confronto coi terzi rappresenta un momento molto importante in quanto fonte di crescita. L’interazione coi terzi rappresenta una vera emozione per me, per noi creativi in generale, significa avere la possibilità di leggere sul viso altrui la sensazione che questo recepisce dinnanzi al tuo/nostro lavoro. Questo è, quindi, il momento pieno, vero in cui si ha la concretizzazione del lavoro artistico e del processo creativo in quanto attimo in cui il pubblico recepisce, interpreta e visualizza il messaggio che tu desideri mandare loro.” Afferma Gabrielle…
“Senza che ce ne rendiamo conto c’è il rischio che ognuno di noi sia autoreferenziale e questo è un limite. Il confronto con il pubblico è quindi imprescindibile perché consiste nell’attività della verità, della mera ricezione del feedback” poi continua “In questo contesto l’aspetto emozionale è fondamentale perché soddisfazione e orgoglio si scontrano con la paura del giudizio terzo che può essere favorevole, ma anche negativo.”
Per Gabrielle ogni contesto di presentazione al pubblico dei propri lavori è fondamentale poiché mero momento di Superamento della rischiosa condizione di autoreferenzialita e possibilità di pura crescita ed evoluzione personale e stilistica.
L’artista romana afferma “Parlare con le persone è il modo, la strada migliore per identificare nuovi e vero spunti di evoluzione sia personale che professionale in quanto momento di mera concretizzazione del mio lavoro”.