Il soutache costituisce una tecnica di lavorazione molto usata per la realizzazione di gioielli.
Questa tecnica, attualmente fortemente impiegata da parte dei fashion designer, si contraddistingue per un proprio e particolare fascino al punto che i gioielli ottenuti dalla stessa figurano tra quelli oggi maggiormente richiesti.
Dal punto di vista etimologico, la parola soutache è un termine di origine francese che, a sua volta, deriva dall’ungherese “sujtàs”, che significa “treccia per contornare” o “treccia a spina di pesce”.
Questa parola vuole rimandare alla decorazione della treccia che abbelliva maniche e pantaloni dei costumi tradizionali ungheresi. Oggi il soutache è diventata una tecnica estremamente impiegata per la composizione di perle e piattine.
Dal punto di vista “tecnico e fisico”, il soutache è, quindi, una passamaneria realizzata come una piccola treccia piatta con una scanalatura al centro e si costituisce di cordoncini intorno a cui si intreccia del filo colorato. In particolare, tra i due fili si crea un punto. Qui, dove i due fili si intrecciano si crea la scanalatura, in cui si fa passare l’ago quando si cuce un gioiello.
La tecnica, oggi di particolare moda, si contraddistingue, a sua volta, per una storia affascinante dal momento che chiamata anche “spiga russa” era molto utilizzata per ornare le divise militari e gli abiti di zar e zarine in Russia. Questa ha trovato anche ampio apprezzamento nell’aristocrazia francese poiché i ricami con soutache apparvero in Francia tra i secoli XV e XVI per adornare gli abiti della nobiltà.
In questo periodo la tecnica soutache è impiegata per la creazione di gioielli poiché è entrata a far parte del mondo dei gioielli negli anni ’90 grazie ad una designer israeliana, Dori Csengeri. È stata proprio lei che ha iniziato a sperimentare la pratica fino a quando non ha trovato una tecnica per la cucitura del soutache, adatta alla creazione di gioielli.
Cristina si avvale ed è completamente affascinata da questa tecnica con cui dà vita a creazioni personali e innovative, abbinandole anche ad altre tecniche, come la seta shibori o la bead embroidery.
Lei con pazienza, cura e attenzione riesce a cucire insieme i vari elementi, sviluppando ricami e gioielli armoniosi e precisi.