Oggi il tema della sostenibilità si pone come un tema di grandissima attualità.
A dimostrarlo sono numerosi esempi tra cui il chiaro e crescente interesse verso il movimento della moda green. Questo si caratterizza per una produzione che risulta essere attenta alla tutela dell’ambiente, dei lavoratori e del consumatore.
In tale contesto assumono un ruolo fondamentale la ricerca, le certificazioni, le leggi e i regolamenti che hanno come obiettivo la tracciabilità. Queste, ad oggi, sono delle tematiche ineludibili per i brand ed i gruppi del sistema moda italiano che vogliono rimanere competitive all’interno del mercato.
Un aspetto di grande interesse, che si pone in questo frangente, è quello della chimica sostenibili e del suo impatto ambientale. Il tema della chimica sostenibile coinvolge trasversalmente tutte le filiere, con particolare riferimento a quella del tessile dove l’attenzione è ancora molto alta proprio perché nei prodotti sussistono reali possibilità di trovare sostanze pericolose per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Emerge chiaramente come le sostanze da eliminare o da sostituire siano molte. Questo problema si coniuga al fatto che la globalizzazione ha nettamente spostato nei Paesi extra UE importanti quote di produzione tessili che non rispettano regole di sicurezza, tutela ambientale ed equità sociale. Oggi la produzione delle componenti chimiche di base è quasi completamente delocalizzata in estremo oriente e quindi difficile da controllare ed indirizzare. Si chiarisce che in Europa negli ultimi dieci anni il controllo e l’eliminazione dal mercato dei composti chimici più pericolosi ha dato ottimi risultati con numerose aziende, che stanno rispondendo in modo concreto alla richiesta di ridurre l’impronta ambientale con analisi sugli articoli, l’adozione di sistemi di gestione chimica e la redazione di rapporti di sostenibilità.
Guardando al domani risulta chiaro che la sostenibilità chimica non può che essere legata alla qualità delle sostanze utilizzate, per cui il ruolo della ricerca e dell’innovazione diventa cruciale per individuare nuove sostanze che possano sostituire quelle più “pericolose”. Un obiettivo che per essere realizzabile deve risultare “tecnicamente fattibile e praticabile ma soprattutto economicamente sostenibile. Guardando oltre alla consapevolezza che applicazioni superficiali o scorrette della disciplina chimica possano determinare problemi, servono concrete e importanti motivazioni economiche per fare meglio.
La valutazione di questi fattori tuttavia è molto legata alla zona geografica del mondo o al Paese in cui l’impresa opera. Le direzioni intraprese dall’Europa verso l’abbandono di processi industriali inquinanti e l’invenzione di nuovi processi produttivi con meno emissioni non sono state motivate da obblighi e costrizioni ma piuttosto da una coscienza ambientale orientata dalla legislazione esistente.