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Chiara De Concilio WAFE OF LIFE

Chiara De Concilio è una fashion designer italiana che ha saputo unire passione per la moda a talento innato.

Lei, nel corso di questi anni e dello sviluppo del suo brand ha saputo cambiare e plasmarsi sulla base di una maggiore consapevolezza del mondo della moda. Il marchio di Chiara [Chiara De Concilio WAFE OF LIFE] si è, quindi, rivoluzionato negli ultimi mesi diventando completamente sostenibile. Una scelta importante e di valore.

 

Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? È una passione che nutro da bambina, ho sempre giocato con tessuti, bottoni e modellini di carta. Potevo restare ore a disegnare di tutto. La creatività per me è un dono prezioso che mi permette di andare al di là di ogni limite per scoprire tutto ciò che può venire fuori dalla materia che ho a disposizione, mi fa sognare e pensare che un’idea può diventare sempre realtà. Il mio percorso di studi non è stato tuttavia da subito nel settore moda. Sono diventata prima laureata in economia aziendale e impiegata in una nota multinazionale poi, quando il mio sogno non poteva più attendere, un forte cambiamento nella mia vita professionale mi ha vista diplomata in stilista di moda e imprenditrice con la fondazione di una mia azienda e la realizzazione del mio brand. Per me non c’ è un momento preciso in cui è nata la mia passione per la moda e la creatività. Credo che si tratti di una predisposizione e di una sensibilità con la quale si nasce e si cresce. Con il tempo ci si conosce, ci si scopre e si comincia ad inseguire il proprio sogno, a coltivare una passione o un talento, si comincia a vivere nel lavoro e nella vita quello che si è. Direi che questa passione è un percorso iniziato da bambina e continuamente in corso, anche quando non ero ancora nel settore moda, c’è sempre stata ed è ancora in perenne evoluzione e cambiamento

L’attenzione verso la sostenibilità si pone come tratto caratteristico del tuo brand. Un processo importante. Che cosa lo ha scaturito? La mia attenzione verso la sostenibilità è arrivata in modo molto naturale da quando sono diventata subacquea ricreativa ho cominciato a guardare tutto con occhio e sensibilità differenti. Ho sentito un richiamo forte dentro di me, come qualcosa che ha travolto in modo prepotente e inevitabile ogni aspetto della mia vita. Iniziando come attivista ambientale e impegnandomi sempre più frequentemente in attività di volontariato, la mia passione per il mare è diventata missione e ha cominciato a permeare completamente la mia vita. Così ho sentito l’urgenza di fare qualcosa di più, non solo come volontaria e consumatrice, ma come imprenditrice, ritenendo di avere una grossa responsabilità verso l’ambiente e le persone, non potevo star ferma a guardare, volevo cambiare e dirigermi verso modelli circolari e consapevolezza sostenibile con il mio lavoro e la mia azienda. Nelle mie campagne di volontariato ho sempre sostenuto che un cambiamento sostenibile può avvenire solo grazie alla sinergia tra tutti, istituzioni, consumatori, imprese e associazioni, e solo grazie all’ incontro reale ed effettivo tra una domanda e un’offerta sostenibile. Questo, insieme alle riflessioni fatte durante un lockdown troppo lungo, mentre fuori la natura era più in pace e più serena, più silenziosa e più sana, in casa mia maturava la rivoluzione sostenibile, la mia “personale transizione ecologica” così l’ho chiamata inizialmente…perché è proprio così, è una transizione. Ho portato la mia passione per il mare e il mio amore per l’ambiente nella Chiarad. con la creazione della mia Wave of Life siglata Chiara De Concilio, partendo proprio da me stessa per costruire un nuovo concept e una nuova filosofia come messaggio di cambiamento sostenibile e oggi credo che non ci sia nulla si più giusto e necessario di un cambiamento sostenibile globale.

Come definiresti il tuo brand “di ieri”? E quello attuale? Il mio brand di ieri è frutto di un sogno e di un’esperienza che man mano è andata maturando come stilista di prodotti Made in Italy che esprimono le mie emozioni, la mia continua ricerca della bellezza e unicità che ogni donna desidera per sentirsi femminile e sempre attenta alle tendenze, mettendo al centro i valori di  della qualità, creatività e artigianalità del vero Made in Italy.

Il brand di oggi ha aggiunto e non tolto nulla al brand di ieri.  La sostenibilità è una scelta valoriale che rafforza e affianca i valori di sempre. La differenza sta nell’approccio di ogni fase di realizzazione delle mie collezioni dal processo creativo sino alla realizzazione dei prodotti mirando alla loro percezione come “scelte di valore” e non solo “decisioni di acquisto”. Un prodotto non è un oggetto da acquistare ma un insieme di valori da condividere, è un’esperienza, una storia da raccontare. Il concetto di bellezza non può prescindere dalla intrinseca bellezza della natura. Tutto il bello che noi stilisti possiamo creare esiste già in natura, ecco perché una moda sostenibile è ancora più bella, perché è espressione di un concetto di bellezza più ampio. La bellezza e la creatività al servizio di una natura in cui tutto si trasforma, si rigenera e può avere nuova vita.

Minore impatto ambientale, trasparenza e sensibilizzazione ambientale;  Armonia, passione per il mare, rispetto per la vita

Questi i valori che insieme all’artigianalità del Made in Italy sono i miei valori personali e aziendali. Le mie collezioni sono proiettate verso la vita che si rinnova, WAVE OF LIFE, l’onda della vita è il mio motto. Un abito sostenibile è rispettoso dell’ambiente, del corpo che lo indossa, della vita in genere. Questa è la storia che voglio raccontare.  In ogni capo sostenibile è racchiusa la storia di tutti quei materiali che grazie al riciclo hanno acquistato nuova vita, prima in tessuti e materiali e poi in abiti da indossare. Ogni singola persona può e sceglie di diventare parte di questa storia, attivando così con le sue scelte la Wave of Life di cui tutti facciamo parte.

Cosa significa per te essere sostenibile? Per me essere sostenibile vuol dire agire, pensare, decidere, scegliere guardando sempre in prospettiva, prediligendo qualità alla quantità, amore per il proprio territorio e per la sua artigianalità alle tendenze uniformate dalla globalizzazione , vuol dire informarsi sempre sull’impatto ambientale di tutte le nostre scelte partendo proprio dai prodotti che scegliamo, vuol dire educare e sensibilizzare chi ci sta intorno per alimentare l’onda del cambiamento. L’essere sostenibili non è un’etichetta o un obiettivo, ma è un percorso in continua evoluzione in cui prevalga sempre la volontà e la consapevolezza di adottare uno stile di vita attento nei confronti di sé stessi, degli altri e dell’ambiente. Vuol dire soprattutto prendere coscienza e condividere non solo nelle idee ma nelle azioni quotidiane il fatto che tutti noi, singoli e comunità siamo parte di un intero ecosistema. Non siamo solo spettatori della bellezza della natura né protagonisti del Pianeta.  La Terra non è solo la nostra casa, ma è la nostra convivente e l’unico modo per noi per conviverci garantendo anche a noi stessi una migliore qualità di vita, trova risposta solo nella sostenibilità.

“Noi siamo natura” e con essa siamo un tutt’UNO. Questo vuol dire che se l’uomo è l’unico essere vivente capace di creare materiali che non vengono digeriti dalla terra, allora è proprio l’uomo che ha il potere di creare il cambiamento, che può produrre una nuova onda di vita.

 

Secondo te quali sono le prospettive della moda oggi? Difficile rispondere a questa domanda se si comincia dall’ analizzare la parola “moda”. Vivere quotidianamente a contatto con fabbricanti, artigiani e fornitori di accessori tessuti e materiali di ogni genere mi ha appassionato ogni giorno di più a questo meraviglioso mondo, che qualche volta ho definito “croce e delizia”. Si perché da un lato c’è il compito dello stilista che è come una missione: esaudire i desideri di chi indossa i suoi capi e restare nella sua memoria. Dall’altro c’è la responsabilità verso l’ambiente, e il disastroso impatto ambientale del sistema moda “lineare” La moda sostenibile ha una prospettiva immensa!  Si perché la moda è un potentissimo mezzo di comunicazione non verbale, ed in quanto tale ha il potere e la responsabilità di indurre il cambiamento, di diffondere il messaggio di rivoluzione sostenibile, non come tendenza ma come affermazione di stile di vita. La moda può evocare e trasmettere il nuovo concetto di “bello indossabile”, etico e sostenibile.  Abbandonare modelli lineari e adottare modelli circolari, lavorare sulla certificazione dei materiali e sulla trasparenza dei processi. Contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030. Guardare in prospettiva, questa è per me la prospettiva del sistema moda.

Sito: Www.chiaradeconcilio.style

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Francesca Rizzi

Consulente Manageriale
& Sustainability Manager

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