Barbara Iacobucci, un’artista a trecentosessanta gradi.
Classe 1971 e un curriculum di tutto rispetto.
Barbara è cresciuta con la moda, con l’arte fin da quando era bambina.
Come afferma Barbara “La passione per la moda è nata quando ero bambina, mi divertivo a realizzare abiti per le bambole…è qualcosa di innato, una passione che giorno dopo giorno è cresciuta con me”.
Eh si, quello per la moda è un amore che Barbara ha coltivato, seguito e curato con attenzione e dedizione, la stilista ha, infatti, frequentato numerosi corsi (tra cui i corsi di stilismo, modellistica, modellistica cad, sartoria), nelle più prestigiose accademie di moda, ha insegnato modellistica e si è laureata in Scienze della Moda e del Costume presso l’Università Sapienza di Roma, con una tesi su uno stilista contemporaneo, Vittorio Camaiani, dal titolo “Vittorio Camaiani, emozioni in un abito”.
Quello che troviamo in Barbara non è solo un amore per la moda, ma una vera e propria dedizione per l’arte in tutte le sue forme; è appassionata di letteratura, cinema, teatro.
Confidandosi, mi racconta che queste parole la rappresentano molto: “Il raccontare è connaturato alla natura, ogni tessuto, ogni abito narra una storia. L’atto di scegliere un vestito e di indossarlo racconta qualcosa dell’identità di chi lo indossa, del tempo in cui si vive ma racconta anche la storia, le visioni di chi lo crea. Il mio ultimo racconto – collezione nasce dopo aver visto una mostra di Frida Kahlo. Attraverso il racconto visivo dei capi e dei tessuti ho voluto narrare le emozioni che i suoi quadri mi hanno trasmesso. Il raccontare è l’elemento centrale nella costruzione delle mie collezioni. I miei racconti -collezioni sono parte integrante di una storia che ha radici nell’universo culturale, letterario, artistico o personale che filtro attraverso la creatività. I miei disegni sono frutto delle mie emozioni. Emozioni che trasferisco su carta e che provo a ricreare con il tratto di una matita e dei colori. Con le mie creazioni voglio mettere in risalto la femminilità della donna.”
Yves S. Laurent affermava “…la moda non è arte, ma per fare vestiti bisogna essere artisti…”
Per Barbara l’abito è la tela su cui i tessuti, i ricami, le forme, i volumi, i colori danno vita alle sue emozioni e emozioni di chi li indossa…
Adesso conosciamo meglio Barbara…
Raccontaci l’inizio della tua carriera? “Ho iniziato facendo la gavetta nelle aziende di abbigliamento e negli atelier, dove ho acquisito un “bagaglio” di conoscenze che mi hanno permesso di prendere la decisione di iniziare a costruire qualcosa di mio.”
Chi sceglie il tuo brand/di farsi ideare degli abiti da te? Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? “I miei capi sono rivolti ad un ampio pubblico di donne. I miei abiti possono essere indossati sia dalle ragazze che da donne adulte…sono per l’ufficio, per una serata di gala, per uscire con le amiche. Con le mie creazioni voglio comunicare le emozioni che l’ispirazione del momento mi da, che sia un’opera d’arte, letteraria, la natura, una mostra. È da qui che parte il mio iter creativo che esprimo con il disegno, l’ago e il filo.”
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una stilista come te, che lavora in modo artigianale, deve affrontare quotidianamente? “Le sfide sono molte: oggi si è imposta la moda low cost, con capi carini ed accessibili a tutti. Io, invece, voglio fare un prodotto di nicchia, pezzi unici che non possono avere il prezzo di un prodotto low cost, essendo, alcuni capi, dipinti e ricamati a mano. Ecco questa è sicuramente la sfida maggiore: realizzare capi unici e renderli accessibili a tutte.”
Essendo completamente realizzati a mano ogni tua opera è unica ed ha una propria storia…a quale dei tuoi prodotti sei più legata? “La collezione a cui sono più legata è l’ultima che ho creato ispirata a Frida Kahlo, la mia pittrice preferita. La sua mostra mi ha trasmesso emozioni uniche che ho voluto trasferire sui capi. Non trovando i tessuti che secondo me esprimevano al meglio tutto ciò, ho deciso per alcuni capi di dipingerli io, disegnando fiori e farfalle che rappresentano Frida ed alcune sue frasi, tipo: “A che mi servono i piedi se ho ali per volare”. Frida Kahlo è una figura femminile che ammiro molto. E comunque per ogni collezione faccio una ricerca approfondita, vedo mostre, compro libri, per poter carpire tutto ciò che mi può servire per creare.”
Recentemente hai partecipato all’evento/sfilata Forte in Fashion” a Porto Ercole, dove hai presentato la tua capsule collection. Raccontaci questa esperienza… “Forte in fashion è stata un’esperienza fantastica…mi ha permesso in primis di far conoscere le mie creazioni ad un pubblico più vasto…poi è stata un’esperienza indimenticate sul piano affettivo, ho conosciuto delle persone meravigliose a cominciare dallo staff che ha organizzatore (voglio ricordare personalmente gli organizzatori: Federica Bernardini e Carlo Max) e poi le modelle, le altre stilista. Devo dire che mi ha dato molto anche sul piano umanitario, oltre che sul piano lavorativo.”
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? “Le mie creazioni si possono visionare su Facebook, Instagram, LinkedIn, e mi si può contattare tramite questi social network o al telefono. A breve sarà on line anche un sito.”
Una piccola news… che poi approfondiremo insieme (a brevissimo)
Barbara sta realizzando la nuova collezione… ispirata al periodo artistico italiano più “ricco” ed affascinante.. il Rinascimento..
Siete curiosi?!
