Sono tante le storie, le storie di passione e di talento a cui si uniscono quelle che presentano anche un forte impatto dal punto di vista sociale.
Another skin è un ramo della cooperativa sociale onlus “il Pungiglione” che aiuta categorie svantaggiate come carcerati e ragazze di strada (il presidente Bartolomeo Barberis ha sempre creduto in questo progetti anche se la cooperativa è a più di 200 km di distanza).
Questo è il caso di Another Skin, il progetto, la startup con impatto sociale voluta e sviluppata da Alessandro che ha scelto di sviluppare un disegno imprenditoriale dedicato alla Moda sociale.
Conosciamo insieme la sua Another Skin…
Another Skin, un brand la cui sistesi è Moda sociale. Come è nata questa idea? L’idea è nata e si snoda dal riconoscimento dalla necessità di dare e offrire una vera professionalità a ragazze vittime di tratta che attraverso la nostra associazione (Associazione Papa Giovanni XXlll) desiderano e cercano di intraprendere una nuova vita, distante da quella precedente. Credo e sono fortemente convinto che essere in grado di “fare un lavoro” sia la chiave unica e principale per riuscire a catturare e a sviluppare una vera libertà. Reputo che nel mondo attuale non sia facile far diventare degli “scarti” parte attiva del mondo del lavoro.
Another Skin. Un progetto, un brand che unisce moda e volontariato. Parlaci della sua mission… Quali sono i valori alla base del progetto Another Skin? I nostri valori sono la centralità della persona, non un prodotto, ma la persona che sta dietro ad esso, colei che lo produce con mani, impegno ed intelletto. Abbiamo deciso di intraprendere questa avventura appoggiati anche dalla nostra vocazione: nessuno si salva da solo, ma lo si fa (oe lo si può fare) solo insieme.
Un progetto di valore, ad oggi ancora piccolo ma che condensa passione per l’arte e l’amore per il prossimo. Quali sono le sensazioni che provi ogni volta che aiuti una ragazza viene aiutata? Ricordo il volto di ogni ragazza che abbiamo strappato alla strada, sono tutte mie figlie e vorrei per loro una buona vita. L’associazione ed io per primo auspico di poter al più presto assumere altre ragazze (per ora sono solo in tre che stanno facendo un tirocinio, ma entro la fine del 2019 , grazie a dei contributi della comunità europea, faremo un corso di pelletteria che coinvolgerà altre 7 ragazze).
Numerose sono le complessità che dovete affrontare nella quotidianità. Parlacene Progetti futuri? Dove è possibile trovarvi? Una delle principali complessità è la parte burocratica, spesso le ragazze non hanno documenti e questo periodo storico non ci sta aiutando. Adesso stiamo producendo borse che nascono da nostre idee, sono quasi tutte pezzi unici visto che usiamo pelli che ci vengono donate, al momento non abbiamo molti macchinari quindi la produzione è interamente manuale. Ogni borsa è – e vuole essere – un contenitore di speranza e sorrisi. Speriamo anche di trovare qualche brand interessato a noi per una lavorazione conto terzi o negozi interessati alle nostre borse.
Al momento si può acquistare i nostri prodotti sul sito www.anotherskin.it o direttamente nel nostro laboratorio di Pontassieve. Ci potete trovare anche su Facebook (anotherskin) e Istagram (anotherskinleather)