Oggi mi trovo dinnanzi un lavoro a dir poco impegnativo.
Raccontare la storia di Loredana, la storia di una donna, di un’artista, di una creativa a tuttotondo, di una persona poliedrica che nel corso della vita ha toccato con mano, vissuto, sperimentato contesti, cultura luoghi e tecniche differenti e varie. Molto volte anche contrastante e in antesi reciproca.
Lei, nata in Africa a Khartoum Sudan, da padre di origine siciliana madre montenegrina, è cresciuta in un’atmosfera cosmopolita, in una colonia inglese dove molte e diverse nazionalità convivevano. Un respiro era multietnico e una visione delle distese immense o desertiche, dell’area che si pone tra il delta fra il Nilo Bianco e quello Azzurro hanno accompagnato la crescita di Loredana dandole un forte imprinting. Un imprinting suggestivo, fiabesco, derivante dal contatto con la natura quotidiana e con la moltitudine di animali esotici. Nel ’67, con la guerra civile per l’indipendenza, Loredana giunge in Italia, a Roma…
Il viaggio contraddistingue oggi Loredana così come le contaminazioni che ha potuto vivere e respirare. Da qui è nata quella che lei chiama “innata ispirazione verso tutto il pianeta i diversi habitat, il micro ed il macro della natura, ogni specie ed essere vivente”. Creare per l’artista è una sorta di “necessità di pancia tra il bisogno di vedere tutto ciò che è diverso da me e il nutrimento che ne attingo, questo bisogno è innato, personalmente mio non ricevuto.”
L’approccio verso l’ispirazione l’ha portata a vivere su quella “linea invisibile” dove interiormente i confini non esistono, un nomadismo vitale fortemente stimolante, dove si è perennemente in sfida è con se stessi, più che con gli altri, dei quali ha rispetto e non competizione.
la donna ha conseguito miei studi artistici (liceo e accademia di moda e costume) e ha iniziato prestissimo il percorso lavorativo prestissimo – a diciannove anni – nella moda, disegnato come piccola imprenditrice. Dapprima Loredana disegnava soprattutto abiti da sera per le le ragazze, per i matrimoni… tutti capi esclusiva sartoriali, rifiniti a mano.
Successivamente la creativa si è specializzata nel settore dei costumi da bagno e lingerie, – vendendo nelle boutique di nicchia nelle maggiori città – realizzati con materiali innovativi e ricercati.
Loredana afferma “Ho visto il modo di lavorare che cambiava, iniziava la necessità di produrre all’estero per contenere i prezzi nel mercato, quello italiano iniziava ad essere troppo costoso e quindi fuori il mercato anche delle grandi che iniziavano prontamente a produrre all’estero.” Continua “Ero brava, avevo un certo successo forse avrei dovuto insistere, ma sentivo che non era la mia strada, non so. Intrapresi un nuovo percorso e arrivai alla tela. Iniziai, così, il mio percorso artistico con i collage, che mi diede una grandissima visibilità nazionale, discreta fama e guadagno.”
Loredana ha iniziato con i pigmenti e le grandi stesure, lavori imponenti da museo, non di facile lettura per un mercato più compiacente e naturalmente più commerciale.
Conosciamo ancora meglio Loredana e la sua passione per l’arte e la creatività…
“La mia passione per la creatività è nata a tre anni con la disperazione di mia madre…disegnavo sui muri di casa, o ritagliavo con le forbicine piccoli pezzi di carta per attaccarli un po’ ovunque.
Per me essere creativa significa – quindi – entrare idealmente in una cucina pulitissima e semplice, avere tre pomodori sulla tavola, un po’ di odori e poche spezie, dal profumo seducente, qualche verdura e riuscire a creare un ottimo cibo con poco e niente.”
“ Con le mie creazioni voglio mostrare che creatività e arte hanno mille inflessioni e significati e per questo confrontarsi con uno spirito visionario e troppo energetico a tutto tondo, non è facile. Oggi nella contemporaneità è naturalissimo essere contaminanti.
Sono poliedrica. Lo so. Cosa significa? Noi siamo il mondo e nel tutto, viviamo sempre scissi e monotematici, con i paraocchi, immersi in campi energetici di infinite connessioni, nel bene e nel male dove regna l’energia. Siamo pieni di stimoli, di arte. L’arte è multidisciplinare, una disciplina in tante discipline che ci fa erudire, impariamo a vedere il tutto e non, ma in un angolo del tutto. Voglio stare oltre l’angolo io, desidero danzare con le sfere dell’universo…”
“A quale target mi rivolgo? Dato che l’input è sempre stato lo stesso (intimamente credo nell’arte democratica) mi rivolgo a chiunque con cose diverse…l’arte applicata è una bella e versatile opportunità. Io vedo l’arte ovunque e questa mi conduce, come un talismano d’autore, in casa sulla tua pelle, ogni spazio è valido per contenere arte, poi esiste l’arte contemplativa, quella che oggi se la possono permettere chi è facoltoso…”
Parlando del futuro afferma “Progetti per il futuro? Sono tutti in cantiere e pronti ad uscire, come la bella opportunità del Macro Asilo, il video su il tema della mostra Virtus il virtuale, (una colonna sonora rapper non violenta e non volgare, con un video art onirico e pittorico), il Macro del Testaccio il contenitore mostre, la presentazione della mostra Virtus a Milano alla Fabbrica del Vapore, il mio video VirtualTale …”