Il mare, una passione, un amore, una sorta di “sirena” per Paola la cui creatività e il suo prodotto parte da qui, dal mare, dalla barca o, meglio dalla barca a vela e dalla sua vela.
Paola, cinquantaduenni, nata a Milano e ad oggi residente a Meleganano ha sempre vissuto e costruito la sua carriera e il suo percorso nella moda.
Concluse le scuole medie e il liceo artistico Paola ha deciso di frequentare i corsi per disegno di moda e si è diplomata presso l’istituto Marangoni. Terminati gli studi la stilista ha iniziato subito a lavorare nell’ambito sartoriale in quanto il suo obiettivo era imparare il taglio e il cucito in quanto ha sempre creduto che non si può effettivamente disegnare un abito in mancanza della conoscenza dei tessuti e delle tecniche di lavorazione. Sula base di questa importante convinzione Paola ha lavorato alcuni anni in sartoria accumulando e creando una forte esperienza nel settore.
Un ulteriore stimolo verso la creatività di Paola è avvenuto per mano dello zia, che abitava a Firenze, che ha aperto un suo studio laboratorio dedicato alla creazione e alla lavorazione di vetrate artistiche. Per Paola è stato una sorta di “amore” e si è subito appassionata al vetro, ha frequentato a lungo lo studio dello zio imparando la tecnica. Le sue visite per Firenze l’hanno fatta innamorare del tutto dell’arte e della tecnica vetraia.
Sartoria e vetreria. Le due anime, le due passioni di Paola.
A rallentare la sua carriera da artista è stata la nascita della figlia, per alcuni anni sceglie di fare la mamma, ma nel frattempo frequenta l’università storia dell’arte, ma purtroppo a causa problemi vari familiari non si può laureare.
Poi a 50 anni Paola decide grintosa di reinventarsi.
Riprende in mano i vetri, gli avanzi del suo laboratorio e comincia a creare oggetti e gioielli, a venderli tra le amiche… in men che non si dica il passaparola si allarga, partecipa a qualche street market o altri eventi di questo tipo, ma dopo risente il desiderio di tornare anche al cucito.
Parlando di questo ritorno al suo primo amore mi dice “Comincio creando semplici borse in stoffa, ma poi mi rendo conto che voglio qualcosa di più… un progetto, ambisco che la mia produzione e arte diventi un lavoro e non solo un hobby ed è per questo che scelgo di fare il salto di qualità.”
Paola ama il mare e quando era bambina ha trascorso molto tempo in Calabria con la famiglia paterna… Ricordando quei momenti la stilista dice “la spiaggia era grande e vuota il mare pulito e spesso mosso con onde che mi facevano paura, ma anche mi divertivano, entravo nell’acqua e non sarei uscita più…mi affascinavano i pescatori e le loro barche di legno colorato con le reti da pesca stese al sole, e di notte le lampare sul mare che vedevo dal terrazzo di casa.” Quello di Paola è un vero amore perché appena può scappa al mare, la Liguria.
Durante un viaggio in Liguria giunge la “folgorazione” artistica di Paola poiché passeggiando vicino al mare e in piccoli porti, rimase colpita dalle barche in genere, gli yacht ormeggiati al largo lussuosi e solitari. Paola era colpita dalle vele e così iniziò a valutare l’idea delle vele come materiale per creare borse diverse.
“Difficile è reperire le vele e il fornitore!” afferma la designer, e continua “Volevo farcela e ho iniziato così, provando, con tante difficoltà, con un materiale rigido e poco malleabile di un tessuto, rompevo gli aghi, mettevo a dura prova la mia macchina da cucire. Con tempo scelgo di abbinare alla vela il neoprene, altro materiale che si sposa con il mare, in quanto è usato per fare le mute da sub.”
“Il neoprene lo trovo in tanti colori, ovviamente è un materiale nuovo mentre le vele che utilizzo son rigorosamente usate e di recupero, le vele sono bianche , il neoprene mi perette di dare loro un tocco di colore.” Sottolinea la stilista.
Parlando della sua passione per la moda Paola ci racconta “la mia passione per la moda nasce da quando ero molto piccola… In casa, mentre i miei erano al lavoro, c’era una signora che curava me e mio fratello… questa signora era una sarta e cuciva abiti per me e mia madre, riparava le cose bucate, rammendava, faceva di tutto. Lo devo ammettere, mi affascinava guardarla e spesso mi facevo cucire abiti per le bambole sapendo bene come li volevo!” mi guarda e continua “Inoltre, avevo una zia bellissima che era sempre alla moda, lei si curava tantissimo, abiti e scarpe erano sempre in tinta e perfetti, parrucchiere ,trucco, gioielli… poi, la sua stanza e il suo armadio erano come un mondo magico in cui curiosare di nascosto.”
Paola è rapita dai suoi ricordi “Ricordo bene quando io e mia cugina, poco più che undicenni, provavamo le scarpe e i vestiti di zia quando non c’era finchè una volta siamo state scoperte…” Continua “Credo che sia la tata-sarta che mia zia abbiamo contribuito a far nascere questa passione al punto che ho iniziato a cucite i primi vestiti per me e le mie amiche. Devo ammetterlo, all’inizio un disastro, ma poi la pratica, il tempo e la dedizione hanno dato i risultati tanto che ho creato il mio abito da sposa!”.
L’esperienza da lei maturata le è servita per creare le borse, sebbene anche queste avventura sia stata una sorta di “ricominciare da capo” perché non ne aveva mai fatte prima.
Paola, per la realizzazione delle sue borse usa la vela delle barche… Lei ci racconta “La scelta di utilizzare un materiale usato deriva dal fatto che, oggi come oggi, il recupero e il riuso legati al rispetto per l’ambiente sono temi molto sentiti. Creare un prodotto “ecofriendly” mi sembrava, quindi, una buona idea. Inoltre, pensando al materiale di partenza, una vela usata non può essere più usata in quanto potrebbe figurare o consumata o lacerata in alcuni punti. Nonostante questo una vela ha ancora molto da dare e vivere poiché il materiale di cui è fatta è resistente, leggero e lavabile oltre che impermeabile!”
Mi guarda e dice “Ecco perché ho scelto le vele” e si getta di nuovo nel su racconto “Per me è un peccato che vengano gettate dato che si può ricavare molto di nuovo. Nel momento in cui le vele mi arrivano e apro il pacco, non so mai cosa troverò dentro perché ogni volta è diverso, ogni volta è una “festa” e la creatività poi si scatena.”
“Le vele trasformate in borse, sono prodotti con due vite poiché recano con se anche la traccia della loro vita vissuta sul mare, e per me questo, con le sue imperfezioni è un vero valore aggiunto”, afferma Paola…
Guardando alle complessità della sua attività mi confessa “Difficoltà ne ho ogni giorno, spaziano in vari sensi, da quelle di realizzazione o messa a punto di nuovi modelli, al rapporto con i fornitori, materiali che aspetti e non arrivano, tempi di consegna… Nonostante questo sono sempre impegnata, fiduciosa e affronto le sfide con forza e gioia perchè mi piace quello che faccio.!”
Paola, sebbene non abbia cominciato da molto a mostrare i suoi prodotti in pubblico, ha potuto constatare, partecipando anche al Fuori Salone che molte persone interessate sono coloro che hanno un forte legame con il mare, hanno una barca o l’hanno avuta, hanno negozi sul mare. Il prodotto della stilista si colloca, quindi, anche se lei riconosce il desiderio di creare anche qualcosa di meno “marinaro ” e più rivolto ad un pubblico più eterogeneo.
Parlando dei suoi progetti mi dice “Aprire unos tudio/laboratorio per settembre, e contemporaneamente del mio sito web con il mio brand Artemisia Design.”
Mi guarda e mi spiega il naming del brande “Artemisia vuole essere un omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi, vissuta nel 1600, figlia del pittore Orazio Gentileschi, ma al di la del suo indiscusso talento di pittrice, ammiro la donna, coraggiosa, sicura della sue capacità, e capace di portare avanti il suo progetto e il suo lavoro con moltissime difficoltà, in un mondo allora dominato da una visione prettamente maschile che ben poco spazio lasciava alle donne, e alle loro capacità, in quanto tali.”