Una passione che cresce, si sviluppa e diventa una forma di rappresentazione della propria personalità. Ecco la storia di Carlotta che ha creato il suo brand col fine di mostrare appieno il suo essere e le sue passioni.Carlotta, parlando di sé e presentandosi la prima cosa che mi racconta è proprio il suo amore per il fashion business e afferma “Ho sempre avuto una grande passione per la moda, e per gli accessori in generale, la moda che ho sempre ammirato non è quella fatta dai grandi marchi, ma quella costruita dai piccoli brand, dagli artigiani e dai designer indipendenti.” E continua “Ricordo bene che sin da piccola desideravo comprarmi capi e accessori, soprattutto borse, ne andavo letteralmente matta, al punto che mia madre esasperata, un giorno, mi prese con sé e mi indicò la macchina da cucire e poi mi disse “perché non te le cuci tu le borse?” è stato così ho iniziato…”.
Conosciamo però insieme Carlotta e la sua passione…
Raccontaci l’inizio della tua carriera… “Se devo essere sincere il mio legame col cucito esiste da sempre. Cucio, infatti, da quando ero una ragazzina, dall’ età di 14 anni, ed è sempre stata la mia vera passione. A casa mia tutti cucivano, mia zia era sarta, poi anche mia nonna e mia madre si dilettavano nell’ arte del cucito, per cui, fin da giovanissima ho avuto letteralmente a che fare con fili, aghi, macchina da cucire Singer e bottoni. Una vera passione per me, nonostante la quale mi sono iscritta presso la facoltà di Architettura di Cagliari, e dopo alcune esperienze in Spagna, Cile e Argentina come studentessa, a 26 anni mi sono laureata. Una volta conseguita la laurea ho comunque deciso di dare un’opportunità al mio sogno nel cassetto nonché continuare a cucire, creare un marchio mio e cercare, in qualche modo di creare, un connubio che mi rappresentasse appieno fondendo architettura e artigianato. È stato proprio così che è nato il marchio Carlottinalab.”
Perché hai scelto di focalizzarti borse/zaini? “Non penso ci sia una motivazione reale anche se da quando ho iniziato la mia attività ho sempre realizzato esclusivamente accessori, non ho mai cucito abbigliamento. Questo deriva forse dal fatto che amo particolare utilizzare altri strumenti oltre alla macchina da cucire. Sono legata ad attrezzi usati nel mondo della pelletteria come fustelle, torchi, colle, martelli e punteruoli…beh, questi sono il mio pane quotidiano. Amo in un modo viscerale l’odore della vera pelle e perdermi nelle concerie toscane, mi piace mixare in una stessa creazione differenti tecniche e materiali seguendo direttamente le diverse fasi di lavorazione. Altra motivazione è probabilmente anche la mia formazione: ho la continua necessità di creare degli oggetti che siano anche funzionali.”
Chi sceglie il tuo brand? Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? “Penso che le mie creazioni parlino a ragazze e giovani donne come me, sognatrici ma allo stesso tempo determinate. Persone che colgono la bellezza delle cose semplici realizzate a mano, ma con un tocco di personalità in più e che le sappiano rendere speciali. Le persone così si riconoscono da lontano, basta a volte un sorriso, un accessorio colorato… Il Carlottinalab vuole, quindi, rappresentare un’idea di spensieratezza e di allegria, anche partendo dal nostro slogan “guarda le nuvole, mangia cioccolata, indossa una Carlottina” uno slogan che vuole invitare a lasciarsi andare e a concedersi dei piccoli piaceri per sé, che fanno sempre bene al cuore e all’anima.”
Parlaci della scelta dei materiali… “Come dicevo prima amo molto mescolare vari materiale in uno stesso accessorio, le borse sono realizzate con una base in pelle sintetica, arricchite da tessuti, sempre rinforzati e impermeabilizzati e impreziosite da dettagli in vera pelle. I pellami sintetici sono di prima qualità, ho fatto un lungo lavoro di ricerca prima di trovare la pelle sintetica della qualità e dei colori che desideravo. I tessuti sono tutti in serie limitata, e vengono acquistati in diverse parti d’Europa, i pellami provengono tutti dalla Toscana.”
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? “Personalmente reputo che la sfida più grande è quella quotidiana e personale, la sfida con me stessa. Chi lavora in proprio come me, si pone quotidianamente delle domande, come ad esempio “sarà la scelta giusta?”, “starò facendo l’investimento giusto?” o ancora, “i miei clienti apprezzeranno la mia nuova proposta?”… Certe volte va bene, mentre altre bisogna saper accettare e riconoscere le sconfitte. Io e mio marito (con cui collaboro) amiamo talmente il nostro lavoro che non lo cambieremmo per nulla al mondo, rappresenta la nostra vera scelta di vita e l’esempio che desideriamo dare ai nostri figli.”
A quale target di clientela ti rivolgi? “Ho bene in mentre il tipo di donna che indossa i miei accessori, per questo anche nella presentazione del prodotto, nella scelta dei nomi, della grafica o anche nella stesura dei vari post immagino sempre di rivolgermi a lei, la mia donna tipo.”
Progetti per il futuro? “Spero che Carlottinalab continui a crescere con me, giorno dopo giorno, anno dopo anno. L’armadio dei sogni è davvero pieno zeppo. Aspiro a creare un negozio tutto mio, la partecipare a fiere internazionali, collaborare con grandi artisti… quindi, speriamo in bene! Per ora sono impegnata anche in un altro grande progetto personale: aspetto il mio secondo bambino, e come mamma, artigiana e imprenditrice spero di avere le forze per riuscire a fare bene tutto!”
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? “Le mie creazioni si possono acquistare sul sito ufficiale www.carlottinalab.com e in alcuni negozi sparsi in Sardegna (a Cagliari da Recyclerie e da One Cagliari, ad Alghero da Frida, L’ angolo vintage, e ad Iglesias da S’ Art il filo dell’arte).