Loredana, il suo talento, la sua determinazione. Oggi Loredana si racconta, presentandoci l’ultimo suo shooting… La stilista si “mette a nudo” evidenziando la sua grande passione e amore per la moda e per l’arte, descrivendoci le emozioni da lei provate e rendendoci così testimoni di questo suo importante traguardo…
“Ho sempre avuto un’idea in testa… Ho sempre pensato a quel luogo come le origini, il passato, la storia.
Vivo a Gibellina, un piccolo paese della provincia di Trapani, un paesino come tanti, ma uno che diventa tristemente famoso cinquant’anni fa… si fa conoscere nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, quando un terribile terremoto ha raso al suolo la valle del Belice. Io non ero ancora nata, ma i miei genitori, i miei nonni e i miei compaesani che avevano vissuto in prima persona quella tragedia, mi hanno sempre raccontato del vecchio paese e del terremoto…
Sono, quindi, cresciuta con i ricordi di quello che è stato al punto che è diventato una parte importante della mia vita e di tutti quelli che, direttamente o indirettamente, l’hanno vissuto… Ora, dove c’erano le macerie, c’è il Grande Cretto, l’opera di Alberto Burri. L’artista progettò questo imponente monumento per immortalare il dramma umano ripercorrendo le vie e i vicoli della cittadina in una grande colata di cemento bianco che dall’alto appare come un insieme di fratture nel terreno.
È un luogo sublime, solenne. È la maestosità dell’arte. A modo mio, volevo portare la mia piccola arte nell’immensità.
Allora la mia idea prende forma e nasce il mio shooting “PASSIONI” con cui ho voluto rendere omaggio all’arte e alla memoria con tutta me stessa. È la passione per la vita che ha visto coinvolte le vittime; la passione per l’arte che accomuna coloro che hanno partecipato con tanto impegno e professionalità; la passione che muove tutto e tutti; l’amore per quello che fai che ti fa sognare…
Per fare ciò, ho organizzato un progetto che ha previsto diverse figure; ho chiesto la collaborazione alle modelle Neliana Milazzo e Giusy Milazzo, alla truccatrice Debora De Simone e al fotografo catanese Mario Aldo Castania che hanno accolto e approvato la mia richiesta con grande entusiasmo.
Ci siamo ritrovati il 19 novembre, tutti insieme, per condividere questa esperienza, ognuno nel suo settore, ma uniti più che mai. Così è diventato il nostro personale progetto, arricchito da tutti, per ottenere il migliore risultato possibile…
Tra tutti gli abiti della mia collezione, ho scelto quelli che, secondo me, hanno più attinenza con il contesto e ho associato il rosso del nastro al sangue versato, alle vite spezzate e il nero del tulle al dolore che, volando, sembra dissolvere le anime di coloro che ci hanno abbandonato. Ad ogni scatto, ho visto la scena che si muoveva in perfetta sintonia con quel mondo magico che mi è particolarmente caro e per me è un’emozione unica, indescrivibile.
Il mio sogno si è avverato…”
