Oggi vi racconto la storia di Vita, una fashion designer che ha la dedizione per il “disegno” nel sangue e che è crescita tra ago e filo..
Come è nata la tua passione per la moda e per la creatività? Mah, non te lo saprei dire con esattezza… Disegno sin da quando ne ho memoria, da piccola preferivo disegnare piuttosto che giocare… in particolar modo con mio nonno materno che mi commissionava i disegni. Ricordo benissimo, che mi chiedeva spesso disegni sulla savana e i suoi animali. Fu lui a regalarmi il mio primo set da disegno, era molto orgoglioso di questa mia passione … Con mia nonna materna, invece, che era sarta di professione, disegnavo vestiti per me e le mie bambole e lei li realizzava, ricordo anche che le facevo modificare pantaloni e gonne che già avevo ma che non indossavo spesso… Quindi, potrei dire che credo che questa passione sia nata con me…
Raccontaci l’inizio della tua attività… Durante il lockdown, facendo duclattering nel mio armadio, mi sono accorta di quante cose avessi, molte delle quali mai indossate perché non rispecchiavano il mio stile… Iniziai a dar nuova vita a tutto quello che trovavo con disegni che rispecchiassero la mia personalità, facendo diventare l’abbigliamento la mia tela sulla quale esprimermi creando pezzi unici che si differenziassero dagli altri. Ho frequentato un corso di branding online grazie al quale sono riuscita a rendere più concreta la mia idea ed ho deciso di creare un servizio di customizzazione… così nasce il mio progetto artistico “Yourself_clothingreuse” con il quale, nel mio piccolo, contribuisco a ridurre l’impatto ambientale della fast fashion recuperando capi di abbigliamento usati, ma ancora in buone condizioni per finire in discarica, personalizzandoli con disegni dipinti a mano in funzione del carattere e delle attitudini di ogni cliente.
Chi sceglie il tuo brand? Tutte quelle persone attente all’ambiente e che vorrebbero recuperare uno o più capi di abbigliamento per dargli una seconda vita senza omologarsi ai soliti stili
Cosa vuoi comunicare tramite le tue creazioni? Dipende da quello che vuole comunicare il cliente ma il concetto di base è “esprimi te stessa con quello che indossi” quindi manifestare la propria personalità fuori dalle convenzioni e distinguersi dalla massa, infatti, la frase che ha dato il nome a questo mio progetto è “Sii, l’edizione limitata di te stessa”
Parlaci della scelta dei materiali… Beh, essendo un servizio di personalizzazione, lavoro su quello mi porta il cliente oppure capi che magari mi sono stati donati o che ho comprato second hand. Per quanto riguarda i colori invece al momento uso dei semplici colori per tessuto ma sto cercando dei buoni colori per tessuti che siano il più ecosostenibili possibile.
Quali sono le principali sfide e difficoltà che una fashion designer come te deve affrontare quotidianamente? Non so se fashion designer sia il termine corretto, onestamente io non mi reputo tale al momento (spero di esserlo un giorno…), ma sicuramente la principale difficoltà è quella di inserirsi nel mercato e far conoscere questa realtà piuttosto che continuare ad acquistare fast fashion…
A quale target di clientela ti rivolgi? Per lo più donne tra i 20 e i 40 anni
Progetti per il futuro? Ne avrei tantissimi nella mia testa ma sicuramente in cima alla lista c’è quello di aprire un laboratorio/ negozio fisico dove offrire il mio servizio di customizzazione magari riuscendo anche a recuperare capi invenduti direttamente dai negozi dandogli una nuova vita evitando che finiscano in discarica.
Attualmente dove possiamo trovarti e acquistare le tue creazioni? Mi potete trovare sulle mie pagine social facebook e instagram yourself_clothingreuse dove, contattandomi tramite la messaggistica, potete richiedere il mio servizio. Inoltre se ho già qualche capo disponibile lo trovate sul mio profilo Vinted vita1989art.