Il pianeta si trova in una condizione di sofferenza in quanto la domanda di risorse naturali è troppo elevata. Risulta necessario sviluppare una buona gestione delle risorse naturali per preservare il pianeta e il benessere delle generazioni future.
La moda contribuisce annualmente al 4% delle emissioni globali di CO2.
Secondo l’IPCC ci sarà una crescita delle emissioni tale da portare gravi conseguenze sulle persone, imprese e nostro pianeta.
Se si procede con l’attuale modello di business non si riuscirà a raggiungere gli obiettivi del 2030.
L’industria della moda deve implementare una gestione olistica delle risorse basandosi su quattro aree chiave:
- Aumentare l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili per ridurre l’uso del carbone, le emissioni nell’aria e limitare il riscaldamento globale.
- Muoversi verso modelli di sourcing meno estrattivi e adottare soluzioni rigenerative per ridurre l’impatto sul territorio e proteggere biodiversità.
- Perseguire un approccio che mitighi i rischi idrici condivisi e contribuisca a risultati positivi del bacino e creazione di valore su larga scala.
- Eliminare le sostanze chimiche pericolose e aumentare la gestione chimica per ridurre al minimo il rischio per l’acqua, la terra e le persone.
Il raggiungimento della gestione delle risorse è legata ad un approccio multistakeholder per ridurre le emissioni GHG oltre che ad una innovazione decisiva in merito ai nuovi materiali, metodi di produzione e modelli.
Per raggiungere questo obiettivo, l’industria dovrebbe lavorare alla transizione verso un’economia circolare.