L’ultra fast fashion si denota come il nuovo s concreto pericolo per la sostenibilità.
A dimostrarlo sono i dati.
Le analisi definiscono uno scenario dove entro il 2030 il consumo di abbigliamento aumenterà, almeno verosimilmente, del 63%. Una situazione estremamente complessa se si considera la produzione e il suo impatto sociale e ambientale. Emerge, infatti, che per produrre il fast fashion “tradizionale” servono ad oggi 350 milioni di barili all’anno di combustibili fossili, un oceano di petrolio! Il consumo non controllato sta letteralmente coprendo il mondo di stracci oltre che di plastica.
Oggi il problema e il timore sono chiari in quanto sembra che si stia delineando uno scenario in cu, come spesso accade, stanno vincendo il profitto e il marketing a discapito dell’ambiente e della sostenibilità.
L’ultra fast fashion si basa sul fatto che i capi sono proposti a prezzi incredibilmente bassi (dai 5 ai 20€). Il prezzo però non è l’unica leva dell’acquisto. Questo non è, quindi, dettato solo dalla convenienza: i brand che puntano sulla ultra-fast fashion si appoggiano strumentalmente ai social media per alimentare questa tendenza al ricambio costante e continuo del guardaroba. Un ruolo importante è quello che hanno Instagram, Tik Tok e YouTube che sono letteralmente pieni di “haul video” all’interno dei quali degli influencer svuotano pacchi pieni di vestiti, normalizzando l’acquisto di nuovi vestiti ogni settimana. È evidente che il problema della ultra-fast fashion è prevalentemente culturale: spesso i capi vengono cestinati senza mai essere indossati o dopo un solo utilizzo! È vero che non tutti hanno le risorse per acquistare da brand sostenibili o di rivolgersi al mercato del second hand, meno inclusivo in termini di taglie e scelta dei prodotti, ma allo stesso tempo in qualità di consumatori siamo parte integrante della supply chain e dobbiamo assumerci le nostre responsabilità! Ciò significa comprare sì ma farlo con consapevolezza, non rispondendo solo all’impulso di seguire l’ultimo trend, e fare ai nostri compagni di viaggio la gentilezza di essere amati all’infinito perché espressione più sincera della nostra unicità e originalità.