Il processo di misurazione delle performance di sostenibilità delle aziende di moda e del lusso richiede tempo e risorse finanziarie non indifferenti; questo percorso non è affatto immediato e il risultato degli indicatori, molte volte, non risulta di facile comprensione.
A tal fine sono stati sviluppati alcuni indici. Tra i più rilevanti emergono:
- Higg Materials Sustainability Index
- Carbon Footprint di Prodotto
L’ Higg Materials Sustainability Index è stato sviluppato dalla Sustainable Apparel Coalition [coalizione di un gruppo di marchi internazionali leader nel settore dell’abbigliamento e delle calzature]. La coalizione ha lanciato nel 2012 questo indice di performance sociale e ambientale che permette di:
- verificare l’impatto ambientale del proprio brand
- verificare l’impatto ambientale di ogni singolo materiale facente parte di una collezione
Le caratteristiche principali dell’Higg Materials Sustainability Index sono:
- Crea un approccio standard di valutazione della sostenibilità dei processi
- Diffonde la progettazione dei processi decisionali partendo dall’impatto ambientale dei prodotti
- Incentiva la comunicazione tra aziende per identificare miglioramenti innovativi
- È pensato per aiutare le aziende e i singoli designer
- Contiene informazioni che possono guidare il consumatore ad un acquisto più critico
La Carbon footprint di prodotto è, invece, il risultato del calcolo di tutti i gas ad effetto serra emessi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dall’approvvigionamento delle materie prime al suo smaltimento finale. Si connota come approccio denominato «from cradle to grave».
La CFP è espressa in termini di kg di CO2 e serve paragonare l’impatto ambientale di prodotti tra loro differenti; il suo calcolo è di notevole importanza perchè l’emissione di CO2 è la prima causa del surriscaldamento del pianeta.
ll riferimento per la metodologia di quantificazione, reporting e comunicazione è unico, a livello mondiale, è contenuto nella certificazione ISO/TS 14067 emanata nel 2013.
Questa di pone come un’informazione critica per il consumatore verde.