Federica, una vera attivista

Chi è Federica?
Sono Federica ho 35 anni e sono mamma di due bambini.
La mia passione più grande é la moda. All’inizio ad attirarmi era il ruolo della stilista. Solo anni dopo, arrivata in Accademia, ho capito che quel ruolo specifico non faceva per me.
Mi sono laureata alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti a Milano) in Fashion and Textile Design.

Grazie a quest’ultima e ad alcune esperienze lavorative sono arrivata all’Ufficio Stampa di una grande azienda della moda italiana.
Dopo qualche anno il sogno di una famiglia ha preso il sopravvento e così sono tornata a Treviso. Qui ho aperto un mio negozio di abbigliamento. Ahimè per diversi motivi l’esperienza é durata poco.
Con l’inizio della pandemia ho avuto più tempo per me, per la mia famiglia e sopratutto per i miei armadi. Sono così arrivata alla consapevolezza che il mio stile di vita doveva decisamente cambiare.
Volendo intraprendere un percorso di vita sostenibile e avendo una grande passione per la moda ho deciso di iniziare proprio da qua. Ho cominciato a leggere e fare ricerca.

Cosa fai nella vita?
Ho competenze diverse, dal mondo moda alla comunicazione e che all’occorrenza tiro fuori.

Attualmente ho una pagina Instagram (@federica_piovesan) attraverso la quale racconto tutto ciò che conosco in merito alla moda sostenibile.

Sto lavorando a un mio progetto personale e spero prenda forma quanto prima.

Cosa significa per te la parola moda?
La moda mi permette di raccontare chi sono e come mi sento. Creando un mio stile.

Usando capi second hand, vintage o artigianali sarà ancora più facile.

Poche persone, infatti, avranno il nostro stesso capo.

La nostra unicità é il dono più prezioso che abbiamo. Va preservata e difesa.

Siamo noi a scegliere cosa indossare come farlo e come differenziarci.

Da quando e da cosa è nata la tua passione per la moda e per la creatività?
Fin da piccola coltivo la passione per la moda. Sarà che mio papà lavorava per un’azienda di abbigliamento e mi portava a casa le vecchie schede prodotto da colorare mentre mia mamma aveva un laboratorio di confezione. Passavo diverso tempo a cercare di creare qualcosa con gli scarti.

Gira la moda era uno dei miei giochi preferiti.

Finito il liceo ho avuto la fortuna di frequentare un corso di Fashion Design.

Nel tempo l’approccio alla moda é cambiato ma continua ad essere un mondo che mi emoziona e mi attrae.

Secondo te quali sono le nuove prospettive del futuro della moda? 

Second hand, artigianato e capi riciclati in modo creativo prenderanno sempre più spazio nei nostri armadi.

Creare meno collezioni durante l’anno seguendo l’esempio dei brand che già lo fanno. Pochi capi, di qualità e prodotti in modo sostenibile.

Eliminare la fast fashion sarebbe un bellissimo obiettivo. Al momento mi sembra più utopia che altro.

Basterebbe iniziare a piccoli passi:

riducendo le  quantità e con una maggiore attenzione sia in termini di inquinamento che di etica.

Forse più che prospettive sono speranze?

Lo scopriremo nei prossimi anni intanto possiamo impegnarci nel nostro piccolo per contribuire al cambiamento.