Andando a guardare le prospettive del settore della moda per 2022 si evidenzia un concreto ed effettivo ottimismo.
Sembra che il business del fashion dovrebbe essere in grafo di registrare una crescita double-digit sul 2019 con un aumento del lusso personale al +10%. Sembra, inoltre, che questo comparto, potrebbe superare i 5 trillion di dollari entro il 2030.
Il 2022 vuole, quindi, coniugarsi come l’anno della rinascita. Ad avvalorare questa tendenza sono gli esperti del settore che dichiarano: “Credo che il consensus per il 2022 sia per una crescita a doppia cifra fra il 10 e il 12%. I big player potranno avvantaggiarsi per il fatto che sono ancora più grandi e quindi hanno più soldi da spendere in comunicazione e marketing, e potranno crescere a +18-19%. Per il nostro coverage stimiamo una crescita del 18”.
Andando a guardare la distribuzione wholesale per i prossimi anni si identifica una contrazione della sua rilevanza a causa dello sviluppo di nuove soluzioni che si caratterizzeranno sempre di più con l’interazione con l’elemento e la variabile digitale, come gli orologi smart o gli occhiali smart realizzati da EssilorLuxottica e Facebook. In questo modo accrescono le soluzioni per accedere alle informazioni.
Secondo Stefania Trenti, ci troviamo in una situazione in cui in Cina e in altre aree si stanno registrando alti livelli di crescita anche se appare buono l’andamento anche negli USA, mentre permangono delle preoccupazioni prossimo anno per l’Europa.
Sicuramente di particolare rilevanza e che non potrano essere sottovalutati sono due trend, il primo legayo alla digitalizzazione e il secondo connesso alla maggiore sostenibilità ambientale.
Erika Andreetta, in relazione al fashion italiano dichiara che l 2021 si chiuderà sopra gli 80 miliardi di euro, numeri di poco sotto i livelli pre-Covid. Questo sta avvenendo perchè l’Italia sta beneficiando del boom della Cina e chiuderà in maniera positiva l’esercizio.
Anche Guia Ricci avvalora questa visione e dichiara «Il 2021 è stato l’anno della ripresa, ma ci aspettiamo che il 2022 sarà quello della rinascita. Attendiamo un superamento dei valori pre-pandemia. Nello specifico, il lusso personale salirà del +5-10% sul 2019, mentre con quello esperienziale siamo più prudenti e lo collochiamo a pari livello con il mercato pre-pandemia», ha spiegato l’esperta. Per la quale, a non cambiare nel lungo periodo saranno l’artigianalità e la qualità del prodotto, il lusso come mondo aspirazionale, il clienteling e la relazione con il consumatore. Cambierà invece il modo in cui i brand del comparto dovranno rapportarsi con il consumatore. Ci aspettiamo una digitalizzazione più spinta e una localizzazione più rilevante, oltre alla responsabilità sociale e al purpose dei brand».