Recensione – People for startup – Francesca Rizzi
Hello flowers! Oggi vi parlerò di un libro un po’ diverso, non un romanzo ma un saggio, una raccolta di testimonianze: People for Startup di Francesca Rizzi. Questo volume narra le storie imprenditoriali di diversi capi d’azienda e del loro team, ogni capitolo è una sorts di pagina di diario di unə startupper, ricca di aneddoti e consigli che questi esperti del settore hanno deciso di donare a chi vuole intraprendere lo stesso cammino o, semplicemente, a chi è curioso. Mi è piaciuta molto la dedica iniziale, “ai sogni, alla vita, agli obiettivi…” l’ho trovata davvero pertinente, idem per la frase di Hemingway scelta per introdurci a questo volume “ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai…”, ma entriamo nel vivo. Prima di tutto questo libro lo consiglio a chi ha intenzione di lavorare in questo campo o a chi ci lavora già magari da poco, ed è alla ricerca di un testo che gli permetta si confrontarsi con dei pari. Insomma…se non sono medico, poco mi interesserà un libro di anatomia, allo stesso modo se non vi occupate di startup e non è nei vostri progetti futuri, dubito possa fare per voi. Per tutti gli altri invece, per i nuovi startupper che mi stanno leggendo, cosa troverete fra le pagine della Rizzi? Prima di tutto prova a rispondere a tutti gli interrogativi dei vari imprenditori e lo fa non tramite teorie campate in aria, ma dando la parola a chi ce l ha fatta o ce la sta facendo.
Scheda Tecnica
- Titolo: PEOPLE FOR STARTUP
- Sottotitolo: Le tre P delle startup
- Autore: Francesca Rizzi
- Editore: Independently published
- Data pubblicazione: 26 aprile 2021
- Genere: Raccolta di racconti, Economia
- Copertina flessibile: 211 pagine
- Cartaceo: 13,00 euro
- Ebook: 6,99 euro
Trama
PEOPLE FOR STARTUP è un testo che nasce dalla volontà di raccontare storie imprenditoriali facendo emergere il “why” imprenditoriale dei suoi fondatori e del suo team. Il testo, che raccoglie testimonianze di startupper e punti di vista di esperti del settore, si propone di varare la visione comune delle startup come “semplici” soggetto economico. Il libro vuole cambiare prospettiva portando il lettore, l’interlocutore a guardare chi sta [tutti i giorni] davvero dietro le quinte ovvero le persone. Il libro è, quindi, una raccolta di storie e testimonianze delle anime degli startupper e vuole dare valore al loro why imprenditoriale.
Recensione
Se vestire i panni di un imprenditore non è cosa facile, provare a farlo in Italia lo è ancor meno. Si parla spesso, e sempre di più, di mindset imprenditoriale, quel mix di coraggio, determinazione, sicurezza ed empatia che permette di affrontare le sfide, le difficoltà e gli imprevisti che fanno parte del percorso.
La premessa di Cristina Licari mi è piaciuta molto, è accattivante, incalzante, allegra, schietta… rende giustizia al lavoro di raccolta di Francesca. Il primo capitolo è “Imprenditori oggi”, l’autrice qui spiega cosa vuol dire svolgere questo mestiere, in maniera semplice, senza giri di parole o vocaboli difficili. La scrittura di Francesca è lineare ma precisa.
Essere imprenditore oggi è una vera e propria sfida una sorta di avventura che si sviluppa e snoda in modo costante cambiando dinamicamente e improvvisamente anche la stessa quotidianità.
Se proprio devo trovare un neo, consiglierei alla Rizzi di migliorare la sua punteggiatura. Mi sono ritrovata di fronte a pensieri lunghissimi, privi delle virgole necessarie… le consiglierei, quindi, di provare a rileggere a voce alta per capire dove va inserita la pausa. Il secondo capitolo si focalizza sulla figura dell’imprenditore:
L’imprenditore si connota come la figura chiave all’interno dell’economia in quanto soggetto che opera utilizzando, organizzando e dirigendo fattori produttivi ai fini di realizzare ed erogare prodotti e/o servizi per la generazione di un profitto.
Io non sono una esperta di startup ma alcune parti, come questa, mi sembrano quasi prese pari pari dal vocabolario o da una enciclopedia. Ovviamente non è così e non è nemmeno un errore, sono certa sia necessario per far ben comprendere ad ogni tipo di lettore di chi e di cosa stiamo parlando. Al terzo capitolo entriamo nel mondo dello Startup, Francesca ci spiega cos’è, quando è nato, come si è sviluppato all’estero e in Italia, i punti cardine, le leggi inerenti. Ho trovato davvero interessante il quarto capitolo, il parere legale. Francesca lascia la parola all’avvocato Eleonora Mataloni ed è davvero un paragrafo indovinato! Tutti coloro che vogliono intraprendere questa strada hanno bisogno di parlarne con un avvocato e non è così semplice trovarne uno disponibile e informato, grazie a Francesca e, soprattutto, al suo avvocato, tutti i vostri dubbi legali saranno dissipati. Questo capitolo è seguito da “il parere dell’analista” scritto da Paolo Franceschini Strategy Advisor, R&B fund raiser e Lean startup Coach e da altri capitoli scritti da esperti del settore, gli startup coach & Mentor Massimo Ciaglia, Claudia Cesiro e il co-owner Studio della Bella Associato Stefano della Bella. Ho trovato queste aggiunte molto importanti, perché cosa c’è di più prezioso per un futuro startupper dei consigli di un esperto del settore? Ecco perché questo libro potrebbe diventare il vostro breviario.
La seconda parte del volume, invece, è dedicata a ben 32 imprenditori di ogni settore, che parlano di come sono nate le loro attività, di quali ostacoli hanno dovuto affrontare e di come li hanno superati. I settori sono i più disparati, viaggi, comunicazione, business sostenibile, commercio equo e solidale, bedding, moda, edilizia… troppi per essere elencati. Il bello è che tutti questi startupper non parlano semplicemente di lavoro, parlano della loro vita, dei loro sogni, dei loro dubbi, si aprono al lettore come ad un amico ed è fantastico! Pensate che fra i vari imprenditori c’è anche una ragazza di soli 16 anni, wow! Alla fine l’autrice lascia la parola alla sua migliore amica che ci racconta qualcosa in più su Francesca.
Non sono una startupper ma, leggendo questo volume, non vi nascondo che qualche idea mi è balenata in testa e tutti questi imprenditori mi hanno fatto venir voglia di provarci. Quindi facciamo un gioco: se fossi una startupper, la direttrice di una casa editrice, e mi arrivasse questo manoscritto, lo pubblicherei così o apporterei delle modifiche? Ebbene… questo volume è bello ma può essere migliorato. Siccome è in self… Francesca potrebbe sempre rimaneggiarlo e quindi, umilmente, mi permetto di darle qualche consiglio: in primis la copertina.
La copertina è IMPORTANTISSIMA. Francesca ne ha realizzata una semplice, azzurra, con i comandi classici di Amazon, questo libro parla di investimenti… io le consiglierei di investire in un grafico per realizzare una copertina originale, che renda giustizia all’opera, e anche una impaginazione migliore, con un font più adatto. Il mio secondo consiglio riguarda la parte del libro dedicata agli startupper, in certi casi sono dovuta arrivare alla seconda pagina per capire di cosa si occupasse quella determinata startup, quindi consiglierei a Francesca di inserire una scheda prima delle testimonianze con nome dell’attività, campo di occupazione, nome del direttore, anno di nascita, luogo di origine, nome con il quale possiamo trovarli sui social più famosi… insomma, i dati più importanti e aggiungerei anche la foto almeno del logo, infine ridurrei il numero di startupper oppure li dividerei per genere.
Un esempio elementare, se si decide di parlare di startup eterogenee se ne potrebbe scegliere una per settore, altrimenti si potrebbero prendere in analisi quattro o cinque settori e dividere gli startupper per ambito. Insomma un pochino più di ordine e fantasia, per il resto complimenti a Francesca, continua così come scrittrice e, soprattutto, come startupper.