Coniato nel 2007 dalla consulente di design sostenibile Kate Fletcher lo “slow fashion” è l’espressione che indica la c.d. “moda lenta” ovvero quel tipo di produzione e di consumo di abbigliamento in base ai principi del movimento “slow”.
Questa accezione si pone in contrasto alla fast fashion (la c.d. “moda veloce”) e al consumismo crescente, ed incarna precisi obiettivi e valori.
Lo Slow fashion vuole essere un approccio consapevole e saggio alla moda che contrasta la moda “usa e getta” degli ultimi anni che vede una forte attenzione verso la produzione di tante collezioni in breve tempo per mezzo dello sfruttamento della manodopera a basso costo nei paesi come Pakistan o Bangladesh.
Il concetto di slow fashion si unisce anche a quello di salvaguardia ambientale e il miglioramento delle condizioni lavorative e si concretizza in acquistare meno abiti e di maggiore qualità.
Alla base emergono dei punti cardine:
- Conosci te stesso: comprendi al meglio le tue esigenze e lo stile di vita, il tuo corpo.
- Scegli la qualità: identifica capi di buona fattura e con una lunga durata e cerca di acquistare da produttori locali o artigiani.
- Evita lo shopping impulsivo: compra se ne hai la necessità, evita di acquistare solo sulla base della variabile prezzo
- Prenditi cura dei vestiti e degli accessori: leggi le informazioni riportate sull’etichetta e utilizza i prodotti appropriati
- Ripara o ricicla: rimetti a nuovo i tuoi capi ed accessori
- Non buttare i vestiti che non metti più, ma a venderli sulle piattaforme di vendita online
- Acquista capi vintage: entra in un negozio con i capi di seconda mano, potresti trovarvi un capo firmato e in ottimo stato che magari sta per diventare anche nuovamente di tendenza.