Quando un prodotto può connotarsi come vero e proprio Made In Italy?
Approfondimento
L’accezione “Made In Italy” non si limita a certificare e a riconoscere la cosiddetta l’origine in termini generali, ma quanto piuttosto ambisce a ricercarne e ad affermarne anche l’origine dell’idea e la sua filiera produttiva.
Dal punto di vista normativo, l’italianità del proprio prodotto può essere analizzata sotto due diversi punti di vista: marchio Made in Italy [condizioni del Codice Doganale] oppure marchio 100% Made in Italy.
Il marchio 100% Made in Italy è usabile solo se il prodotto è:
- classificabile come Made in Italy ai sensi della normativa vigente (artt. 23 e 24 del Reg. 2913/92) secondo cui le merci sono interamente ottenute in un unico Paese o territorio sono considerate originarie di tale Paese o territorio, e merci alla cui produzione hanno contribuito due o più paesi o territori sono considerate originarie del Paese o territorio in cui hanno subito l’ultima trasformazione sostanziale (l’indicazione del marchio d’origine non è concessa se l’attività di trasformazione non è svolta in Italia o se – anche svolta nel nostro Paese – è però marginale);
- disegnato, progettato, realizzato e confezionato esclusivamente sul territorio italiano.
Per dare adeguato valore al prodotto realizzato in Italia, è stata elaborata e implementata dall’Istituto della Tutela dei Produttori Italiani la Certificazione 100% Made in Italy.
L’iter di Certificazione si avvia con la sottoscrizione volontaria da parte dell’Azienda del Regolamento del Sistema IT01 e della Richiesta di Certificazione.
I prodotti che il Produttore intende commercializzare, usando i marchi ed i segni distintivi “Made in Italy Certificate”, debbono avere i seguenti requisiti: Ideati e Fabbricati interamente in Italia, Costruiti con Materiali Naturali di Qualità, Costruiti su Lavorazioni Tradizionali Tipiche, Realizzati nel Rispetto del Lavoro Igiene e Sicurezza.