A cura di Francesca Nicolo…
“Nessuno si salva da solo”: è una frase che mi ha sempre dato fastidio.
Non tanto perchè mi ritengo una persona forte, quanto perchè odio pensare che la mia salvezza dipenda dagli altri.
E se gli “altri” non arrivano?
Facciamo come le principesse che aspettano in teche di vetro, castelli inacessibili e montagne impervie?
E se dessimo ascolto alla nostra forza?
Lei è dentro di noi, nascosta anche lei, dalle mille paure e dal dolore.
Anche lei imprigionata e vittima di un qualche strano artificio.
Spesso ci dimentichiamo che l’animo umano è capace di cose incredibili,che nessuno riteneva possibili.
Con la sola forza della tenacia e della lotta contro le sconfitte.
La salvezza di ognuno di noi passa attraverso i dolori, i pianti e le frustrazioni.
Non esiste felicità senza dolore.
Il dolore, quello vero, regala una tenacia incredibile.
Quel dolore che ti fa rimpiangere e maledire la stessa vita; che ti porta di fronte ad un baratro: diviso tra la disperazione di una vita e il vuoto.
Sono stata tante volte di fronte a quel baratro, urlando perchè: quasi ad un passo dal chiudere gli occhi e cadere.
Ma ho sempre scelto me e la mia anima,per non arrendermi mai.
Ringrazio ogni singolo pianto e ogni porta chiusa in faccia: mi hanno portato alla salvezza.
La salvezza non passa attraverso il principe azzurro.
Io, personalmente, ho sempre creduto che aspettare senza agire sia sinonimo di pusillanimità.
Dante condannava senza pietà gli ignavi, mentre per alcuni dannati provava una profonda pietas.
La salvezza è conquista e tanta, ma tantissima lotta.
Spesso salvarsi costa tanto; le cicatrici costano molto:non si vedono ma bruciano.
Bruciano per l’amarezza e le grida abbandonate nel vento della disperazione.
Ma è bellissimo regalare la salvezza al proprio animo.
La speranza della serenità si crea rialzandosi ogni volta.
La frustrazione non deve essere mai così potente da farti mollare.
L’aiuto degli altri non serve a nulla se non si parte dal custodire la propria anima.
Cominciando ad amarla si trova la salvezza di sè.
Aspettare l’amore è accontentarsi:prima bisogna essere felici di amare.
Amare è crescere, amare è costruire due anime.
Lungo la stessa via ma consapevoli del loro percorso.
Amando sè stessi si può amare gli altri.
Nessuno si salva da solo dovrebbe diventare: Prima comincia a salvare te stesso, e poi chiedi che gli altri ti salvino.