Isabella, Health Coach che aiuta le donne a migliorare la propria salute e forma fisica attraverso l’adozione di uno stile di vita sano e buone abitudini alimentari, parla e riflette sulla spiritualità…
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Sono nata in una famiglia cattolica non praticante e ho sempre guardato alla religione come a qualcosa di limitante, con dottrine e obblighi. Crescendo poi mi sono interessata ad altre culture religiose e mi sono posta mille domande… Posso essere spirituale anche non andando a messa? Posso scegliere di credere soltanto ad una parte di ciò che mi raccontano? Posso avere idee diverse ma comunque sentirmi cattolica? Tutto questo interrogarmi mi ha allontanata sempre di più dalla religione e dalla spiritualità, e ha fatto si che per anni non me ne preoccupassi più.
Nel 2013 sono diventata vegana e ho trovato la mia dimensione in una spiritualità che si lega alla Terra, a Madre Natura, all’amore verso il prossimo, animale o vegetale che sia. Questa scelta mi ha letteralmente riempito il cuore di amore che risento tutt’oggi. Fare del proprio meglio per vivere in armonia con la natura e con gli altri esseri viventi mi sembra il miglior modo per onorare la vita. Nel 2016 mi sono sposata, ma abbiamo scelto di non celebrare il rito in Chiesa. Poi è nata la nostra bambina e abbiamo deciso di non battezzarla, perché semplicemente nessuno di noi genitori si trovava in sintonia con l’idea di paradiso e inferno.
Da qualche settimana però mi sono ritrovata a riflette nuovamente sull’argomento religione e spiritualità. La frase che ha fatto scattare questa molla è stata che “un albero senza radici è facilmente sradicabile”. Lo stesso giorno, dopo aver sentito questa frase, una mia cliente, giunta da me perché desiderosa di perdere peso, mi ha svelato di essere sempre stata molto religiosa, ma di aver smesso di andare in Chiesa il giorno in cui ha incontrato suo marito, perché lui era divorziato e sposare un uomo divorziato per il cattolicesimo è peccato, questo le impedisce quindi di fare la comunione. Durante la nostra terza seduta mi era ormai chiaro che il suo problema di peso era anche legato ad un grande senso di colpa e all’impossibilità di rifugiarsi nella spiritualità per gestire altre situazioni difficili della sua vita.
Risentire questo suo manco mi ha fatto riflettere sull’importanza delle nostre radici e di quanto possa essere destabilizzante tagliarle. Però mi ha anche fatto pensare a quanto la religione possa mettere in difficoltà anche la più prava delle persone, se non si comporta come da manuale.
Ognuno di noi dovrebbe trovare il suo modo di vivere la spiritualità, per trarne gioia e sostegno. Essa infatti è uno dei 4 pilastri fondamentali per vivere una vita serena e in salute. Spero che riuscirò a trasmettere a mia figlia l’amore per la terra, per gli animali e per l’ambiente, perché è qui che io ho trovato la mia dimensione di spiritualità.