Arianna Pozzi è una giovanissima stratupper romana che ha scelto di sviluppare con grinta e determinazione il suo sogno ovvero creare la sua startup campo fashion: GAIA [www.gaiamyfriend.com]
Oggi Arianna ha solo 16 anni ma gestisce attivamente la sua azienda mentre frequenta il terzo anno del liceo scientifico con potenziamento della lingua inglese.
La giovane ha maturato importanti esperienze nel settore grazie, soprattutto, alla sua startup infatti sta prendendo parte con GAIA al percorso di accelerazione di Startup University.
Arianna è una ragazza con solidi valori, che le sono stati trasmessi dai genitori, crede nella lealtà e identifica le competenze e il duro lavoro come unica via per realizzare gli obiettivi. questo connubio di elementi si pone fortemente alla base della personalità di Arianna. La giovane presenta una predilezione verso la conoscenza, è sempre stata attratta dalle nuove culture e modi di pensare ed è per questo motivo che ha intrapreso numerosi viaggi di formazione e turistici ai fini di migliorare sé stessa.
Conosciamola insieme…
Cosa fai nella vita? Sono una studentessa del liceo scientifico con potenziamento della lingua inglese e sono founder e CEO della mia startup GAIA (www.gaiamyfriend.com)
Perché hai scelto questa professione? La moda è sempre stata la mia passione e ho sempre desiderato costruire il mio futuro in questo ambito, poi, appena ho avuto l’opportunità di poter realizzare un progetto nell’ambito del fashion style ho compreso che quella poteva essere la giusta via per intraprendere questa professione.
Cosa ti ha portato a questa scelta? Avevo un’idea, volevo risolvere un problema comune a tutte le ragazze (ma non solo). Ambivo a riuscire a rispondere a questa domanda: cosa dovrei indossare per apparire al meglio? Avendo questa idea e volontà ne ho parlato con mio padre per capire se effettivamente si potesse creare un’app di questo tipo. Lui mi ha così spiegato che attraverso l’intelligenza artificiale sarebbe stato possibile, ed è per questo motivo che abbiamo cominciato a cercare un incubatore che mi aiutasse a rendere questo sogno realtà. Enry’s Island è stato il primo a credere in me, nonostante la mia giovane età così è nata GAIA. Oramai da più di un anno che lavoro su questo progetto coordinando un team composto da 6 persone.
Cosa ti piace (e non ti piace) della tua professione? La possibilità di riuscire ad esprimere in pieno la mia creatività e la mia passione per la moda trasmettendo anche al mio team le indicazioni per realizzare il prodotto secondo come io lo immagino. Lo ammetto, ho davvero impegni sia per la startup che per la scuola, ma nonostante questo non c’è nulla che non amo di questo connubio e del mio lavoro.
Perché lavorare con te? Ho molta energia e determinazione e questo mi permette di portare le persone che mi circondano ad esprimersi al meglio. Mi rendo infatti conto che le persone con cui lavoro si sentono pienamente coinvolte e motivate nel raggiungere traguardi importanti.
In cosa sai effettivamente “fare la differenza”? Nel trovare nuove modalità per interpretare la moda e per comunicare i suoi aspetti emotivi.
Se avessi la macchina del tempo cosa cambieresti (Cosa avresti fatto in modo diverso ed evitato)? Non cambierei niente, neanche i momenti meno belli, perché tutto quello che ho fatto mi ha portato ad essere dove sono ora e sono soddisfatta di quello che ho fatto.