LOVE IS A BUTTERFLY di Sergio Angeli raccontato da Domenica Giaco
“Tornerai domani?
Dipingerò un altro quadro e voleremo via…”
Comincia così la storia d’amore tra Marc Chagall e Bella Rosenfeld, la donna che diverrà presto moglie e musa del grande artista. Esseri impalpabili che si librano nell’aria. Per Chagall l’amore è questo: ardere e volare. E “Love is a Butterfly”, la serie di opere con cui Sergio Angeli si presenta oggi al suo pubblico esprime totalmente questo sentimento, il suo amore per l’arte e per l’universo poetico leggero gioioso e fragile del femminile. La farfalla, simbolo di grazia e bellezza, delicata come un fiore, è l’immagine simbolica dell’anima libera o liberata, perchè anima e farfalla, così come respiro, in greco antico hanno un unico nome: psyche.
Come ogni metamorfosi, che contiene in sé un ordine, infine la crisalide ha liberato la farfalla. Anche per Sergio Angeli, la compostezza di un tempo fatta di solitudini e ritiro, bozzolo di infelicità della perdita e pietas per la materia-memoria, tratteneva un’anima ardente, un anelito di risalita. L’uomo, l’artista, il poeta, sostanza carnale del vissuto, si è unito finalmente in armonia alla sua anima liberata. Una metamorfosi. Una trasfigurazione.
“Love is a Butterfly” comprende sei opere di grandi dimensioni a cui si aggiungono altre di dimensioni minori. L’uso di elementi e di materiali come spray, smalti, stencil, capelli, oggetti di recupero, e liquidi come reagenti chimici al colore e ai materiali, conferma lo stile dell’artista: seppure rituale, inconsueto, creativo e sperimentale. Sono opere pervase di vibrazione esistenziale e in cui non appare tanto una tridimensionalità, quanto l’intensità delle emozioni comunicata attraverso la forma e il colore. La scelta cade principalmente sui colori primari: il rosso, il blu, il giallo, in accostamento al bianco, al nero, a declinazioni di verde e di rosa, ai pastello. Sono coaguli, gocciolamenti, sfumati, filamenti luminari di colore, cromatismi dalla potente carica emozionale, e quindi trasfigurante. L’elemento indistinto originario individua le sue forme nell’atto stesso della creazione, e il creare dell’artista diventa azione gestuale ed esistenziale a un tempo. Le forme emergono come da un liquido amniotico. Luminescenze larvali, creature embrionali, prenatali, che lasciano affiorare membrane, organi, accenni di scheletro, forme, figure umane. In realtà nessi psichici, sospensioni, brividi, desideri, dolore, battiti, respiro. E storie. Ogni forma ha una sua voce. Una sorta di narrazione, tra figurazione e astrazione. E ogni cosa viene sublimata in poesia.
Domenica Giaco
“Amare è sentirsi liberi
Volare via e poi tornare
Senza ferirsi…” (S.A.)
LOVE IS A BUTTERFLY di Sergio Angeli
Solo show | A cura di Domenico Giglio | Testi di Franco Di Carlo, Domenica Giaco, Monica Pirone, Claudia Quintieri.
Dal 17 al 29 novembre 2019 | Vernissage domenica 17 novembre ore 18 |Horti Lamiani Bettivò |Via Giolitti 163, Roma